Brexit, May a Firenze: “Usciremo dall’Unione, non dall’Europa”

Passa da Firenze la strada della Brexit, con il primo ministro Theresa May che ha fatto tappa nel capoluogo toscano per ribadire ancora una volta quella che sarà la linea britannica sull’uscita dall’Ue: “Il Regno Unito vuole uscire dall’Unione ma restare il miglior partner possibile”. Il che, tradotto, significa che l’addio a Bruxelles non sarà un troncamento definitivo, come in parte caldeggiato dal “radicale” dei Tory, Boris Johnson, ma un accordo pacifico che contribuisca a mantenere saldi i rapporti finora intercorsi con Londra. Anzi, secondo l’inquilina di Downing Street, quello che si svilupperà con l’Europa sarà “un nuovo partenariato che non esisteva prima. Partenariato che può essere base di un futuro enorme, una prosperità futura per Ue e Gb. Chi ha votato Brexit non deve sentirsi tradito, stiamo cercando di garantire quel che è stato promesso”.

May agli italiani in Gb: “Vogliamo che restiate”

Dal palco dell’aula magna dell’ex Scuola Marescialli dei Carabinieri, rivolgendo un pensiero ai circa 600 mila italiani che vivono e lavorano nel Regno Unito, May ha spiegato che non ci saranno problemi sulla loro permanenza: “Vogliamo che restiate, siete per noi un valore aggiunto. L’impegno è di assicurare che voi continuate a vivere le vostre vite come prima”. Un distacco sobrio, quindi, che avverrà “senza scossoni” e “in modo avveduto”, dando vita a una relazione “geniale e creativa”. Nel suo discorso, dunque, la premier britannica ha toccato gli argomenti caldi legati alla Brexit, assicurando il massimo sforzo per scongiurare un addio traumatico per entrambe le parti, dimenticando per un momento le tensioni interne ai Tories e convogliando l’impegno del governo d’oltremanica sulla prosecuzione di un percorso congiunto con l’Ue.

“Usciremo dal mercato unico”

E’ vero che “durante tutti gli anni della nostra partecipazione, il Regno Unito non si è mai sentito completamente a casa in seno all’Unione europea”, ha ammesso May, ma è altrettanto vero che la Gran Bretagna “non abbandonerà la sua alleanza con i Paesi membri”, specie di fronte ai temi della sicurezza, garantendo “impegno comune per la democrazia, i diritti umani, la difesa”. E, parlando di temi caldi, la premier non ha mancato di far riferimento alla questione degli scambi economici, nodo cruciale nei rapporti con l’alleato-rivale Johnson: “Non faremo più parte del mercato unico, sappiamo che esso è fatto di equilibrio tra diritti e obblighi”. Pur ribadendo che “non si possono imporre dazi”, May ha assicurato che la Gran Bretagna sa di “non poter avere tutti i benefici senza obblighi”, spiegando che il suo compito “è cercare un partneriato stretto con un equilibrio diverso”.