Bombe chimiche e vaccini letali, così si muore in Siria

[cml_media_alt id='5565']barrel_bombs[/cml_media_alt]Bombe chimiche e vaccini letali. Di questo è fatta la crisi siriana . Gli attacchi mietono vittime giorno dopo giorno e oggi, secondo fonti nazionali, sono state uccise 30 persone. L’osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che una serie di raid aerei con baril-bomba – barili contenenti armi chimiche -, sono stati lanciati dal regime contro al-Bab, città della provincia di Aleppo sotto il controllo degli jihadisti dell’Isis. Secondo gli attivisti i velivoli hanno sganciato l’arsenale soprattutto contro i quartieri di al-Shaar e al-Sakhour, dove sono state uccise 15 persone, tra cui un bambino.

Inoltre, fonti dell’opposizione siriana affermano che sono stati somministrati vaccini contaminati a 75 bambini della provincia di Idlib, nel nord del Paese, che hanno provocato ben 15 morti di piccoli tra i sei e 18 mesi di età. Un’inchiesta ordinata dal governo provvisorio dell’opposizione siriana ha rivelato che i medici hanno accidentalmente somministrato un rilassante muscolare anziché il vaccino per il morbillo: le analisi hanno mostrato la presenza di “Atracurium besilato”, miorilassante molto potente la cui confezione è molto simile a quella adoperata per il vaccino anti-morbillo. L’Organizzazione mondiale della Sanità, nel frattempo, ha aperto un’inchiesta indipendente sospendendo i vaccini e dichiarando che “la morte dei bambini potrebbe avere molte cause: errore umano, problemi insorti durante la somministrazione, presenza di un’altra infezione nella zona”. Nel frattempo, i militanti dello Stato Islamico hanno conquistato 16 villaggi curdi nel nord della Siria, lungo il confine con la Turchia. I villaggi rientrano tra i principali obiettivi dell’autoproclamato califfato islamico, perché si trovano lungo la strada per al-Arab (Kobani per i curdi), loro principale obiettivo.