Bolsonaro già pensa al futuro governo

Apochi giorni dal ballottaggio che deciderà chi sarà il nuovo presidente del Brasile, il candidato favorito dopo l'affermazione nel primo turno, Jair Bolsonaro, comincia già a pensare alla composizione del probabile nuovo governo. Secondo indiscrezioni riportate dall'Agenzia Nova, la squadra di specialisti che sta lavorando alla campagna elettorale del leader del Psl avrebbero stabilito dei primi contatti con i tecnici economici dell'esecutivo di Michel Temer.

Il corteggiamento

Gli uomini di Bolsonaro avrebbero cercato di sondare la disponibilità degli esperti che hanno aiutato i ministri del governo dell'ultimo presidente in carica. Il team di Bolsonaro avrebbe incassato il 'si' di Mansueto Almeida, attuale segretario del Tesoro Nazionale. Quest'ultimo non è l'unico ad essere stato ricercato: secondo quanto riporta il quotidiano carioca “Folha de S. Paulo”, il più diffuso dell'America Latina, anche Marcos Mendes, capo di gabinetto speciale del ministro e Fabio Kanczuk, segretario di politica economica, sarebbero stati contattati dai responsabili della campagna elettorale del candidato che al primo turno ha conquistato più del 40% dei voti. Anche due attuali ministri, Sérgio Sá Leitão – titolare della cultura – e Vinícius Lummertz – titolare del turismo – potrebbero rimanere al loro posto nel caso in cui Bolsonaro vincesse il ballottaggio di domenica. Questo, nonostante il leader del Psl abbia annunciato in campagna elettorale la sua volontà di ridurre il numero di dicasteri da 15 a 29. Mentre Mendonça Filho, ministro dell'educazione dal 2016 al 2018, potrebbe tornare a ricoprire la casella occupata già in passato. Bolsonaro si è espresso in termini netti sul campo dell'istruzione promettendo che, in caso di sua vittoria, si impegnerà ad effettuare un “cambiamento curriculare” nelle università. A contendere la presidenza al favorito candidato di destra sarà Fernando Haddad, esponente del Partito dei Lavoratori e “delfino” di Lula, l'ex presidente che si trova ancora in carcere dallo scorso aprile dopo la condanna per corruzione.