Boko Haram di nuovo in azione, centinaia di soldati uccisi

Sono oltre cento i militari dell'esercito che sono stati uccisi durante l'escalation di violenza alimentata da una fazione del gruppo jihadista di Boko Haram. Gli scontri, che si sono verificati soprattutto nel nord est della Nigeria, sono in corso dal 26 dicembre e, stando a quanto reso noto da diverse agenzie umanitari, migliaia di persone sono state costrette a fuggire verso zone ritenute più sicure in Nigeria e oltre il confine con il Ciad. 

L'ombra dei terroristi sulle prossime elezioni

Scontri e violenze hanno subito un'impennata proprio a ridosso delle prossime elezioni del 16 febbraio, durante le quali il presidente Muhammadu Buhari cercherà di ottenere un secondo mandato. Buhari ha fatto del tema della sicurezza il fulcro della sua campagna elettorale. 

I dati del Global Protection Cluster

Il rapporto del Global Protection Cluster in Ciad, un gruppo di agenzie umanitarie guidate dall'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, ha dichiarato che “le incursioni contro l'esercito nigeriano hanno ucciso più di 100 militari. Secondo le informazioni disponibili, hanno anche catturato un enorme stock di armi”. Il rapporto afferma che gli attacchi nell'area di Baga-Kawa, nel nordest della Nigeria, hanno costretto almeno 6.357 persone a fuggire in Ciad e altre 20 mila sono scappate in diverse zone della Nigeria. Lo scorso mese lo Stato Islamico in Africa Occidentale (Iswa), che si è separato da Boko Haram nel 2016, ha preso possesso della città di Baga, prima di essere poi cacciato dall'esercito nigeriano.