Boeing 737, trovato un nuovo difetto

Si profilano tempi lunghi per Boeing per quanto riguarda la rimessa in funzione dei 737 Max, ritirati dopo i due disastri aerei del volo Lion Air 610 e del 302 dell'Etiopia Airlines i quali, complessivamente, hanno portato alla morte 346 persone. Mentre prosegue l'indagine sulle cause delle catastrofi aeree, prosegue anche l'analisi del software che, finora, ha regolato i voli dei Boeing 737, testando innovazioni attraverso l'utilizzo di simulatori di volo. Un software nuovo di zecca che, però, continuerebbe a incontrare difetti basilari che, ora come ora, rendono di fatto impossibile un ritorno nei cieli della flotta, perlomeno in tempi brevi. Questo, almeno, quanto rivelato da alcune fonti vicine ai test effettuati tramite simulatori.

L'analisi e i test

Prosegue, quindi, l'odissea di Boeing, costretta a rivedere quasi interamente il sistema gestionale, a cominciare dal microprocessore sospettato di essere alla base del disastro, un sistema di stabilizzazione che avrebbe subito un guasto durante i voli Lion Air ed Ethiopian Airlines, costringendo l'aereo ad allinearsi in direzione del suolo senza riuscire a riprendere l'assetto. In particolare, questo varrebbe per il secondo caso, quello del volo del 10 marzo scorso, anche se i tecnici e gli inquirenti stanno ancora indagando sull'accaduto, per capire se fosse proprio tale difetto il responsabile della strage. Nel frattempo, gli ingegneri Boeing tentano di risolvere il problema riscontrato in fase di testaggio: “La sicurezza dei nostri aeroplani è la massima priorità della Boeing – ha spiegato l'azienda in una nota -, stiamo lavorando a stretto contatto con la FAA per restituire in modo sicuro il MAX al servizio”. Nessun dettaglio, invece, sul difetto riscontrato. Per ora, un funzionario Faa ha spiegato alla Cnn semplicemente che “il processo in corso è stato progettato” proprio allo scopo di “scoprire ed evidenziare i potenziali rischi”. In sostanza, le analisi in corso riguarderebbero proprio l'individuazione di fattori di rischio come quello rilevato e che, spiegano, “Boeing è tenuta a mitigare”.