Bce: tassi invariati nell’Eurozona ma “servono le riforme”

I tassi di interesse della Bce nell’Eurozona restano invariati, lo ha deciso il Consiglio direttivo nella riunione odierna. L’Eurotower ha, tuttavia “già fatto partire i piani di acquisto di bond bancari garantiti e di titoli Abs che dureranno per almeno due anni” ha ricordato Mario Draghi. “La prossima settimana – ha detto il presidente – condurremo la seconda operazione Tltro, le aste di rifinanziamento condizionate a lungo termine, a cui ne faranno seguito altre sei fino al giugno 2016. Tutte assieme, queste misure avranno un impatto considerevole sul nostro bilancio che dovrebbe riportarsi intorno ai livelli di inizio 2012”.

Francoforte continua a ribadire l’urgenza di riforme strutturali da parte dei Paesi della moneta unica: “Sono al momento di importanza predominante nel creare crescita futura – ha spiegato Draghi – se verranno mancare continuerà la fase di crescita debole che vediamo oggi”. Sul piano politico l’Ue continua a essere divisa tra il partito del rigore (di cui si fa portavoce la Germania di Angela Merkel) e quello della flessibilità (capitanato da Francia e Italia). Draghi ha precisato che a decidere su questo aspetto deve essere la Commissione, ” Per quanto mi riguarda – ha sottolineato- posso dire che c’è molto da guadagnare nell’ampliare all’area delle riforme strutturali, avanzando verso un quadro di decisioni comuni”.