Barcellona. Jihadista conferma: “L’obiettivo era la Sagrada Familia”

Il sogno dei terroristi che giovedì scorso hanno seminato panico e morte sulla Rambla di Barcellona era far saltare in aria la Sagrada Familia.

Un attentato con esplosivi

Un proposito impervio, confermato davanti al giudice di Madrid dal ventunenne Mohamed Houli Chemal, uno dei quattro presunti terroristi della cellula di Ripoll detenuti. Il ragazzo di origine maghrebina ha spiegato che l’intento era quello di compiere un attentato più vasto, con esplosivi.

L’obiettivo era la Sagrada Familia e altri monumenti della città catalana, come riferisce El Mundo citando fonti giudiziarie presenti all’interrogatorio. L’uomo in tribunale a Madrid ha anche confermato l’identità dei membri della cellula terroristica.

La chiesa di Gaudì al centro delle polemiche

I quattro adepti dell’Isis volevano dunque far saltare in aria una chiesa che non è stata ancora completata, sebbene i lavori siano iniziati nel lontano 1882. Una faticosa tabella di marcia indica il 2026 come data di completamento dell’opera di Antoni Gaudì.

Il rischio concreto, tuttavia, è che il progetto dell’eccentrico architetto spagnolo non vedrà mai la luce. Il suo progetto originario, nella sua ultima fase, prevede infatti una scalinata che, dalla facciata della Gloria, arrivi fino alla Diagonal, la più grande arteria di Barcellona. Ci sarebbe dunque la necessità di attuare importanti modifiche urbanistiche in una zona della città molto trafficata.

Ecco allora che il Comune di Barcellona, guidato dalla sindaca Ada Colau, alleata catalana del partito di sinistra Podemos, afferma: “Questo intervento non è una priorità”, come a dire che il lavoro di completamento può anche essere archiviato.

I lavori proseguono

Proseguono intanto i lavori sull’ampliamento. Entro la fine del 2017 si dovrebbero completare le due torri (una delle due, quella di Gesù sarà alta 175 metri) e la seconda sacrestia, ultimo intervento sull’attuale perimetro della cattedrale. Il 7 novembre 2010 Papa Benedetto XVI ha consacrato la chiesa e l’ha elevata al rango di Basilica minore.