Banconote da 500 e 1000 rupie fuorilegge, i media: almeno 55 morti in India per mancanza di contante

La decisione del governo di mettere all’improvviso fuori corso l’8 novembre scorso le banconote da 500 e 1.000 rupie ha causato la morte di almeno 55 persone. Lo scrive oggi il portale indiano di The Huffington Post. I decessi riguardano persone disperate, spesso casalinghe, che si sono suicidate per la mancanza di contante che non consente di far fronte ai pagamenti, o anziani e malati morti durante le interminabili code davanti ai bancomat per cercare di ottenere qualche banconota.

Il premier Narendra Modi ha rivolto ripetuti appelli alla popolazione ad essere paziente perché si tratta di una misura volta a lottare contro la corruzione e il finanziamento del terrorismo. Vari partiti di opposizione hanno criticato il modo in cui il governo ha messo in atto il provvedimento, ed oggi il leader del Partito nazionale del popolo (Rjd), Lalu Prasad, ha chiesto a Modi di “spiegare chi deve essere ritenuto responsabile delle oltre 50 persone morte per colpa del provvedimento, il governo o il popolo che fa le file?”.

Dopo l’annuncio del premier Modi, che ha dichiarato che le banconote da 500 e 1.000 rupie (rispettivamente 6,7 e 13,5 euro) non avranno più valore legale, decine di milioni di persone sono cadute nel panico. Per cercare di mettere un freno alle tensioni che si sono scatenate tra gli abitanti, il primo ministro indiano – in un discorso alla televisione – ha annunciato che dal 10 novembre fino al 30 dicembre quantitativi illimitati di queste di banconote potranno essere depositati in conti bancari e postali. Inoltre, in sostituzione dei due tagli diventati “fuorilegge”, saranno emessi nuovi biglietti da 500 e 2.000 rupie.