Azionisti contro Apple sulla dipendenza da Iphone

Azionisti in campo contro Apple per chiedere maggiore responsabilità sociale, specie nei confronti dei più giovani, spesso dipendenti dai prodotti tecnologici sfornati dal colosso di Cupertino, a partire dall'Iphone. L'appello è contenuto in una lettera di Jana Partners, investitore attivista di New York, e di Calstrs, il fondo pensione degli insegnati statali della California: insieme controllano azioni Apple per circa due miliardi di dollari. Nella comunicazione alla società viene messo in evidenza come l'iPhone e i bambini sono, insieme, un'accoppiata tossica.

La lettera

Jana e Calstrs – secondo le anticipazioni del Wall Street Journal – hanno quindi chiesto a Cupertino di sviluppare nuovi strumenti software che aiutino i genitori a controllare l'uso dell'iPhone da parte dei figli. Ma anche di studiare l'impatto di un uso eccessivo degli smartphone sulla salute mentale dei giovani e di metter in piedi un comitato di esperti. “Ci sono sempre più prove che dimostrano come, almeno per i giovani che ne fanno un uso massiccio, gli smartphone possano avere conseguenze negative involontarie – scrivono gli investitori -. Il disagio sociale crescente ad un certo punto avrà un impatto negativo anche su Apple. Per questo è importante affrontare subito la questione“. “Nessuna azienda – aggiungono – può esternalizzare questa responsabilità. Apple può svolgere un ruolo determinante nel prestare particolare attenzione alla salute e allo sviluppo della prossima generazione. E' un buon affare e anche la cosa più giusta da fare”.

Vendite a rischio

L'iPhone è il gadget tecnologico più popolare di tutti i tempi, solo nel 2017 ne sono stati venduti di 223 milioni, una bella fetta dell'utile della società guidata da Tim Cook. La lettera dei due investitori ha provocato qualche effetto in Borsa e arriva a pochi giorni del caso sul rallentamento delle batterie dei vecchi smartphone. Per quest'ultimo, secondo gli analisti di Barclays, la compagnia nel 2018 rischia di vendere 16 milioni di iPhone in meno del previsto.

Innovazione sotto accusa

La lettera degli investitori Apple aggiunge un altro tassello al fronte critico sulle tecnologie. Il primo è stato aperto qualche mese fa da Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter (“Internet si è rotto, si e' incamminato su un percorso buio) mentre più di recente due ex manager di Facebook, Sean Parker e Chamath Palihapitiya, hanno rinnegato il loro passato (ma non i guadagni). Per il primo, il social ha sfruttato le “vulnerabilità della psicologia umana” e “Dio solo sa cosa fa alle menti dei bambini”. Mentre il secondo ha sostenuto che la piattaforma “sta facendo a pezzi la nostra società“. Dopo le critiche, due ricercatori di Facebook si sono interrogati sull'uso dei social mentre Mark Zuckerberg in persona, tra i buoni propositi di inizio anno si è ripromesso di riparare ai “troppi errori” di Facebook.