Attacco kamikaze contro il tribunale di Misurata, 5 morti

E’ di 5 morti e 36 feriti il bilancio di un attacco kamikaze che ha colpito il tribunale di Misurata, città chiave della crisi in Libia. Secondo quanto riferito dall’emittente Sky news Arabia, l’attentato è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico. La notizia è poi stata confermata anche da un tweet della redazione di Al Adath, canale di Al Arabiya, e dal sito Libya Herald.

Dubbi sul numero di terroristi coinvolti. Secondo una milizia vicina a Misurata – la “Al Binyan Al Marsous” (Solida struttura) – l’attacco sarebbe stato eseguito da tre persone. Mentre il sito Libya Observer parla di due kamikaze dell’Isis che si sono fatti esplodere nel tribunale dopo un pesante scambio di colpi di arma da fuoco con guardie della sicurezza uccidendo quattro persone e ferendone più di 30. Fonti locali citate dal sito riferiscono che l’assalto è stato compiuto prima di un processo a un gruppo di jihadisti dell’Isis e la sparatoria è durata circa 20 minuti.

La missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha espresso ferma “condanna” per “l’attacco suicida di oggi contro il tribunale di Misurata”. Il Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’Onu e capo dell’Unsmil, Ghassan Salamé, ha inviato “le proprie sincere condoglianze alle famiglie di coloro che sono uccisi” ed ha auspicato una rapida guarigione per i feriti. “Gli attacchi indiscriminati contro i civili, inclusi i dipendenti delle istituzioni giudiziarie, sono violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale e non possono essere giustificati”, scrive l’Unsmil. Chi è dietro a questi attentati “deve essere assicurato alla giustizia“, aggiunge la nota.

Misurata è stata colpita da una serie di attentati nel 2015 e l’anno scorso e si temevano altri attentati dopo la sconfitta patita dall’Isis a Sirte proprio da parte di forze guidate da Misurata.