Attacco al convoglio del premier palestinese

Il primo ministro palestinese, Rami Hamdallah, è rimasto illeso nell'esplosione di una bomba avvenuta al passaggio del suo convoglio nella Striscia di Gaza, dove si trovava in visita. Hamdallah è stato subito portato via dalle sue guardie del corpo, mentre 7 persone sono rimaste lievemente ferite. 

Dinamica

Il premier era arrivato a Gaza alle 10 di mattina, dopo aver attraversato il valico di Beit Hanoun (deve inaugurare un impianto di desalinizzazione nella Striscia, costruito come parte degli accordi di riconciliazione tra il partito di governo Fatah e il movimento islamico Hamas, che controlla il territorio costiero da oltre 10 anni). La bomba è deflagrata pochi minuti dopo il suo ingresso a Gaza. Il premier ha proseguito i suoi impegni.

Accuse

L'Autorita' Nazionale Palestinese ha immediatamente puntato l'indice contro il Movimento di Resistenza islamico Hamas. “L'attacco contro il governo del consenso è un attacco contro l'unità del popolo palestinese”, ha affermato Nabil Abu Rdainah, il portavoce del presidente dell'Anp, Abu Mazen. Il portavoce del ministero dell'Interno a Gaza, Iyad al-Buzom, parlando con al-Jazeera ha respinto le accuse al mittente, assicurando che un'indagine “urgente” è in corso per “capire chi c'è dietro l'esplosione” e che “diversi sospetti” sono già stati arrestati. Hamas, da parte sua, ha condannato il fallito attentato definendolo un “crimine” che tenta di “compromettere gli sforzi per raggiungere l'unita' e la riconciliazione” palestinese.