Assedio a Hodeidah: 121mila in fuga

Sempre più profonda la crisi umanitaria a Hodeidah, città dello Yemen occupata dai ribelli houti da oltre un mese martellata dall'offensiva della coalizione araba a guida saudita.

Crisi

Oltre 121mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Secondo l'ultimo rapporto pubblicato dall'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), dal 1 giugno, “i partner umanitari hanno documentato oltre 17.350 famiglie di sfollati”. L'Onu sostiene che “oltre 10mila famiglie sfollate (quasi 80mila persone) sono state assistite con cibo, kit di emergenza e altri aiuti” umanitari. L'organismo internazionale ha denunciato poi “intensi attacchi aerei” lanciati il 4 luglio nel distretto meridionale di Zaid”. A causa dell'esodo degli sfollati, soltanto metà dei minori presenti in città possono frequentare la scuola, mentre almeno 7 ospedali hanno sospeso le operazioni o sono stati chiusi.

Si cerca il negoziato

Nelle prossime ore il Consiglio di sicurezza dell'Onu discuterà della crisi nel Paese arabo, acuitasi nelle ultime tre settimane con l'offensiva su Hodeidah, l'unico porto rimasto in mano agli huothi e la cui caduta potrebbe determinare il crollo del fronte ribelle. Negli ultimi tre giorni, l'inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Martin Griffiths, si è recato a Sanaa, la capitale yemenita controllata da anni dai ribelli sciiti, per cercare un accordo che eviti l'escalation nella città portuale, incontrando anche il leader Abdel Malek al-Houthi, con cui ha avuto una conversazione definita “fruttuosa” dallo stesso funzionario dell'Onu.

Fame e malattie

Secondo le Nazioni Unite, almeno 22,2 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari in Yemen, e 8,4 milioni sono minacciati da una grave insicurezza alimentare. Il colera ha infettato 1,1 milioni di individui da aprile 2017 nel peggior focolaio mondiale e la difterite e' tornata nel paese per la prima volta dal 1982.