Arrivati in Turchia i rinforzi curdo-iracheni anti Isis

I primi miliziani curdo-iracheni raggiungeranno nelle prossime ora la citta di Kobane, assediata da oltre un mese dai jihadisti dello Stato islamico. I rinforzi anti Isis sono giunti con un volo aereo proveniente dall’Iraq e atterrato in Turchia: i peshmerga curdo-iracheni sono saliti a bordo di tre pullman, scortati da quattro blindati dell’esercito turco in direzione Kobane. Al di là della propaganda dell’Isis, la situazione dei curdi a Kobani è ancora difficile. Controllano una striscia a nord-ovest, a ridosso della frontiera, ma hanno dovuto cedere il centro della città e i quartiere meridionali e orientali ai miliziani.

Anche se non si ci sono dati certi, l’Isis ha un forte vantaggio numerico: 7-8mila uomini contro 2mila. I jihadisti non possono usare tank e cannoni come all’inizio dell’offensiva: i raid della coalizione occidentale li hanno messi fuori uso o costretti a nascondersi. Per espellere l’Isis dalla città però i raid, che avrebbero ucciso circa 350 miliziani, la metà dei morti totali della battaglia finora, non bastano. E’ necessario infatti l’apporto della fanteria curda dei peshmerga, che ha dato buona prova in Iraq nella battaglia alla diga di Mosul. E la Turchia vede di buon occhio un controllo della città da parte della fanteria curdo-iracheni, con i quali ha buoni rapporti.