ARMI CHIMICHE, LA SIRIA RESPINGE LE ACCUSE DELL’ONU: “NON CI SONO PROVE”

Damasco ha respinto le conclusioni del rapporto delle Nazioni Unite, secondo le quali il regime avrebbe usato armi chimiche, gas cloro in particolare, affermando che non ci sono prove fisiche di questi attacchi. “Queste conclusioni mancano di qualsiasi prova fisica, che si tratti di campioni o di rapporti medici certificati che sia stato utilizzato gas cloro”, ha spiegato l’ambasciatore siriani presso l’Onu Bashar Jaafari. Le conclusioni del rapporto, ha aggiunto, “sono basate unicamente su dichiarazioni di testimoni presentate da gruppi terroristici armati”.

Anche la Russia, alleata del regime di Assad, aveva espresso “riserve molto serie” in merito alle indagini condotte dalle Nazioni Unite per bocca dell’ambasciatore russo presso l’Onu, Vitaly Churkin. “Vi è un certo numero di questioni che vanno chiarite prima che sia possibile accettare tutte le conclusioni del rapporto”, ha dichiarato Churkin al termine della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza in cui sono stati discussi i risultati delle indagini.

Secondo l’Onu sia le forze del regime del presidente siriano sia i jihadisti dello Stato Islamico hanno usato armi chimiche in Siria. Le forze di Damasco avrebbero effettuato almeno due attacchi chimici e i combattenti dell’Isis hanno usato gas mostarda. Il gruppo di inquirenti ha stabilito e identificato coloro che hanno portato tre degli attacchi tra il 2014 e il 2015.