ARMENIA, CENTINAIA DI ARRESTI DURANTE LE MANIFESTAZIONI CONTRO IL PRESIDENTE

Decine di manifestanti sono rimasti feriti in scontri con la polizia antisommossa a Ierevan, la capitale dell’Armenia. Lo riferisce la Bbc online. Nello specifico, i manifestanti hanno protestato in segno di sostegno agli uomini che dal 17 luglio sono asserragliati con ostaggi in uno dei commissariati della capitale – nella caserma di polizia di Ierevan – e chiedono le dimissioni del presidente Serge Sarkisian. Gli uomini armati che hanno preso gli ostaggi al commissariato sono sostenitori dell’oppositore Jira r Sefilian, da tempo in carcere per aver fortemente criticato il modo in cui il presidente Serge Sarkisian ha gestito il conflitto del Nagorno-Karabakh.

Poliziotti hanno caricato con manganelli i manifestanti che urlavano ‘Liberate Armenia indipendente’ e ‘Serge, vattene’. L’agenzia di stampa armena Sputnik riferisce che almeno 60 persone, tra cui tre giornalisti di Radio Liberty, sono rimaste ferite negli scontri e 40 sono ricoverate in ospedale. Secondo le autorità, i ricoverati in ospedale sono una sessantina mentre 165 persone sono state fermate e di queste 26 confermate in stato di arresto. L’Armenia – piccolo Paese euroasiatico a maggioranza cristiana – ha relazioni molto difficili anche con la Turchia, per la questione del genocidio armeno (1905-1915) sempre negato da Ankara e ultimamente ricordato anche da Papa Francesco.