Ancora caos nel centrodestra francese

Le vittorie sono collettive, le sconfitte sono solitarie. Devo assumermi le mie responsabilità”. Con queste parole Laurent Wauquiez, il leader dei repubblicani francesi, ha annunciato domenica sera in diretta Tv le sue dimissioni dalla testa del partito di centro destra. Fatale per il successore di Nicolas Sarkozy la storica sconfitta rimediata della formazione politica nelle ultime elezioni europee che li ha visti fermi all’8,48%, staccati di oltre 14 punti dal Rassemblement National, la formazione di destra guidata da Marine le Pen.

La scelta sbagliata

La pressione intorno a Wauquiez si era già alzata nelle settimane precedenti al voto. Secondo gli osservatori francesi, il leader ha scontato l’isolamento all’interno del partito che ha finito per condurre sempre più a destra, nell’area occupata dal Rassemblement National della Le Pen. Particolarmente contestata dai militanti del partito è stata anche la scelta di mettere il trentatreenne neofita della politica François-Xavier Bellamy alla guida della lista Repubblicana alle europee. “Abbiamo bisogno di ricostruire la destra, non sarò un ostacolo a qualsiasi prezzo”, ha spiegato Wauquiez al momento dell’annuncio. Compito del suo successore sarà quello di rimettere al centro della scena politica il partito che appare estraneo allo scontro tra gli europeisti e i nazionalisti.   

Chi è

A 44 anni Wauquiez è sopravvissuto alla guida del partito “i Repubblicani” solo un anno, cinque mesi e ventitré giorni. Considerato dalla base del partito troppo brutale e autoritario era divenuto presidente con una procedura automatica dopo la sconfitta subita al primo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2017.