ALTA TENSIONE IN UNGHERIA, LA POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI CONTRO I PROFUGHI

La polizia ungherese avrebbe fatto uso di gas lacrimogeni per riportare la calma nel centro di accoglienza di Kishkunhalas, nel sud del Paese, dove una settantina di migranti e di profughi protestavano contro i lunghi tempi di attesa per la fase di registrazione. Nel clima di tensione si sono verificati scontri anche tra gruppi opposti di profughi.

Intanto, l’emergenza immigrazione sta dividendo l’Europa: l’Ungheria respinge le accuse della Francia sulla gestione dei migranti e annuncia la convocazione di un rappresentante diplomatico di Parigi a Budapest. Laurent Fabius, capo della diplomazia francese ha definito “scandaloso” l’atteggiamento di alcuni Paesi dell’Est, riferendosi in particolar modo al muro di filo spinato tra Serbia e Ungheria.

“Invece di esprimere giudizi scioccanti e senza fondamento, bisognerebbe concentrarsi sul cercare soluzioni comuni per l’Europa”, ha replicato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un comunicato nel quale anticipa la convocazione di un rappresentante diplomatico di Parigi. Nonostante le proteste dal fronte francese, l’Ungheria ha completato nel fine settimana la costruzione della barriera lunga circa 175 chilometri ed ha avviato l’edificazione di un secondo muro entro novembre.