Alluvione in Giappone: almeno 70 morti

E'disastroso il bilancio dell'alluvione che ha sconvolto il Giappone nelle ultime ore, provocando inondazioni e dissesti in buona parte dell'area occidentale dell'arcipelago: sarebbero oltre 70, secondo i media locali, le vittime dovute alle violentissime piogge che hanno imperversato sulle isole nei primi giorni di luglio, alle quali vanno ad aggiungersi almeno 56 persone disperse, tutte nell'area di Yushu e Shikoku, le isole più colpite. La grande quantità d'acqua riversatasi sul Giappone sta rendendo estremamente complesse le operazioni di soccorso, anche perché il maltempo non accenna a diminuire. Il premier Shinzo Abe ha riunito il gabinetto di crisi a Tokyo, dichiarando che “i soccorsi, le operazioni di salvataggio dei superstiti e le evacuazioni sono una corsa contro il tempo”.

La situazione nell'arcipelago

E' da giovedì scorso che le piogge non danno tregua agli abitanti giapponesi che, in molti villaggi, sono stati costretti a rifugiarsi sui tetti delle abitazioni per sfuggire alle inondazioni, rievocando il disastro recente del maremoto di Fukushima, nel 2011, e l'alluvione di Hiroshima, nel 2014. Particolarmente grave la situazione nella prefettura di Okayama, dove i mezzi di soccorso sono stati chiamati a effettuare le operazioni più importanti, ma le condizioni restano estremamente serie a Gifu, Ehime e Kochi, dove il rischio di inondazioni da piena è ancora elevatissimo. Funestata proprio la provincia di Hiroshima, dove si registrarono 77 morti 4 anni fa e dove, anche oggi, è stato segnalato il più alto numero di vittime. L'allerta resta comunque a livelli importanti in tutta l'area dell'arcipelago del Giappone.

Ingenti i mezzi di soccorso impiegati dal governo per far fronte alla gravissima emergenza: in campo 54 mila uomini delle varie Froze dell'ordine e d'intervento, assieme a 41 elicotteri e un cospicuo numero di mezzi. Sono state 5 milioni, per ora, le persone costrette a evacuare su ordine delle autorità, soprattutto nelle zone a Sud-Ovest. Ancora elevato il rischio di frane e smottamenti, portato dalle piogge torrenziali che ancora continuano ad abbattersi su tutta l'area nipponica.