Van Dyck e i fiamminghi a Genova

Van Dyck e i suoi amici fiamminghi a Genova 1600-1640″ è il titolo della mostra sulla pittura nata nel '400 nelle Fiandre che si svolge da oggi, 09 Febbraio, fino al prossimo 10 Giugno 2018 presso il Palazzo della Meridiana di Genova.

40 opere selezionate

La nuova mostra per l’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana, curata da Anna Orlando, vuole raccontare una straordinaria e unica stagione pittorica per l’Europa. Quaranta opere sono state selezionate da musei e collezioni private per offrire al pubblico un raffinato distillato di questo eccezionale momento della storia dell’arte europea. Saranno ospitate a Palazzo della Meridiana, nel cuore del polo museale genovese di Strada Nuova, che conserva il fascino di una dimora Cinquecentesca.

Antoon van Dyck

Il percorso espositivo affronterà i vari temi legati al momento in cui il giovane Antoon van Dyck l’allievo prediletto di Rubens, che già aveva spopolato nella Superba con importanti commissioni pubbliche e private, arriva a Genova da Anversa nel 1621, poco più che ventenne. Vi resta fino al 1627 con continui spostamenti nel resto della Penisola.

Cosa vede? Chi incontra? Chi sono i suoi committenti? Quali suoi connazionali conosce e frequenta? A chi di loro chiede ospitalità nell’atelier? Con quali di loro collabora per far fronte a tutte le numerose opere, soprattutto ritratti, che gli richiedono immediatamente aristocrazia e borghesia locale? Quali sono i soggetti preferiti dei genovesi che chiedono ai fiamminghi di realizzarli per loro? A queste domande risponderanno le opere messe a confronto con alcuni dei suoi capolavori.

Otto i preziosi dipinti di Van Dyck, per un saggio della sua meravigliosa arte ritrattistica, ma anche per capire come affrontava i soggetti mitologici e quelli sacri lasciando un segno indelebile nel solco della pittura genovese.

I fiamminghi

Questi i nomi degli altri pittori nordici presenti in mostra per un panorama completo delle presenze straniere in città in questi anni, dove gli atelier genovesi e quelli fiamminghi si intrecciano in parentele, collaborazioni e stretti rapporto tra maestri e allievi. Due ritratti di giovani dame, di cui uno firmato e datato, di Guilliam van Deynen, il primo fiammingo documentato a Genova nel Seicento; Cornelis de Wael, suo fratello Lucas e suo nipote Pieter Boel, quest’ultimo con due opere delle quali una firmata; il paesaggista Jan Wildens con due opere di collaborazione con De Wael; Jan Roos con uno straordinario inedito a quattro mani con Van Dyck, suo cognato Giacomo Legi e il suo allievo genovese Stefano Camogli di cui si presenta un’inedita opera firmata; Vincenzo Malò, allievo di Rubens ad Anversa e maestro di Anton Maria Vassallo a Genova.

E poi altri pittori locali particolarmente attenti a studiare e recepire i suggerimenti e le suggestioni derivate dall’opera dei fiamminghi: Giovanni Battista Paggi in un’opera di collaborazione con il suo allievo Sinibaldo Scorza e Bernardo Strozzi con una straordinaria natura morta e Domenico Piola in un’opera in cui esegue la figura entro un cornice floreale eseguita dal cognato Stefano Camogli.