Ultimi giorni a Firenze per ammirare i tesori dei Buccellati

Ultimo weekend per visitare, nelle sale del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze, la mostra “i tesori della fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa”. Rimarrà infatti aperta fino a domenica prossima l’esposizione curata da Riccardo Gennaioli, frutto della collaborazione tra la fondazione Gianmaria Buccellati e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoatropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, che celebra la nascita di una sala nella sezione del gioiello contemporaneo del Museo degli Argenti, allestita con un nucleo di 32 caoplavori, concessi in comodato dalla fondazione Buccellati.

La rassegna presenta una selezione di oltre cento opere, tra gioielli, lavori di oreficeria e di argenteria disegnati da Mario e Gianmaria Buccellati, tra cui la Coppa Florentia, omaggio di Gianmaria alla città di Firenze che più di ogni altra ha saputo stimolare la sua creatività, attraverso i suoi tesori d’arte.

I due sono eredi di una tradizione fiorita nel Rinascimento, infatti fu proprio seguendo i canoni rinascimentali che il fondatore Mario Buccellati creava le sue opere. Definito da Gabriele D’Annunzio – suo grande cliente e amico (anche se non sempre preciso nei pagamenti) il ‘Principe degli orafi’, Mario Buccellati forgio il famoso ‘stile Buccellati’ a cui la mostra rende omaggio partendo proprio da alcuni tra i pezzi più preziosi ideati dal fondatore del marchio, come i bracciali, le spille o la tiara, lavorati a ‘tulle’ o a ‘nido d’ape’ (vero segno distintivo di Casa Buccellati) in cui la finezza del traforo è esaltata dall’incastonatura dei brillanti e delle pietre preziose.