Roma, ultime ore per il teatro Eliseo: il 30 settembre lo sfratto

Si vocifera che verrà trasformato in locali notturni e per il “Piccolo” si parla di un sala giochi o di un locale da ballo. Stiamo parlando del Teatro Eliseo, a cui in questi giorni è stato notificato un decreto di sfratto che sarà effettivo dal 30 settembre. Entro quella data i 250 dipendenti della società che gestisce il cartellone del centro dovranno sgomberare la sala che stanno occupando: da diversi mesi, infatti, si erano riuniti in un’assemblea permanente per protestare contro le decisioni dei proprietari del teatro e per far sì che le autorità intervenissero sulla questione.

“Avevamo chiesto alla proprietà una proroga del provvedimento un po’ più lunga, almeno per la prima decade di ottobre, ma è stata irremovibile. Non è accettabile che venga chiuso il teatro, che oltretutto è attivo e ha una programmazione prevista. Non possiamo che continuare con l’assemblea permanente dei circa 250 lavoratori che va avanti ormai da mesi, in attesa che le parti in causa della proprietà trovino un accordo. Rinnoviamo l’appello anche alle istituzioni: l’Eliseo non può morire”. È lo sfogo di Nadia Stefanelli, segretario della Slc-Cgil di Roma e Lazio, che lamenta anche come le istituzioni non si siano fatte avanti sul caso, infatti la Stefanelli aggiunge che “non ci sono stati più contatti con le istituzioni” ad esclusione della visita del Ministro della Cultura Dario Franceschini avvenuta lo scorso 10 luglio, ma “soprattutto dal Comune di Roma c’è stato silenzio”.