Oscar a “Green Book” e Rami Malek con “Bohemian Rhapsody”

Una commedia sull'amicizia in grado di superare i pregiudizi. E' Green Book la pellicola che ha vinto l'oscar come miglior film alla 91ma edizione degli Academy Awards che si è svolta a Los Angeles al Dolby Theatre. Non era fra i favoriti ma era in qualche modo in perfetta linea con una serata i cui temi d'inclusione e d'integrazione hanno monopolizzato l'intera cerimonia, all'insegna del “black power”. Tanti, infatti i vincitori di colore, dopo anni all'insegna dell'”Oscar so white”.

Green book

La storia vincitrice – tratta da una vicenda realmente accaduta che narra del viaggio del musicista di colore Don Shirley e del suo autista italoamericano nell'America profonda e razzista degli anni Sessanta – ha vinto tre statuette importanti, oltre a miglior film, anche migliore attore non protagonista, Mahershala Ali e migliore sceneggiatura originale, scritta tra gli altri da Nick Vallelonga, attore e sceneggiatore italoamericano che si è basato sulla reale esperienza del padre, che fu davvero l'autista del noto musicista jazz.

Rami Malek

Il super favorito, “Roma“, di Alfonso Cuaron, porta a casa tre premi: miglior regia, miglior film straniero e miglior fotografia. Quattro statuette invece per “Bohemian Rhapsody“. Oltre a quella per il miglior attore protagonista, vinta da Rami Malek, il film sulla storia dei Queen (che si sono esibiti in apertura di serata), ha vinto anche quelle per il miglior montaggio, per il miglior sonoro e per il miglior montaggio sonoro.

Soddisfazione anche per Spike Lee che finalmente, dopo quello alla carriera, ottiene il suo primo Oscar competitivo per la sceneggiatura di “BlacKkKlansman“. Adam driver, era nominato per il premio al miglior attore non protagonista. Il regista è stato anche protagonista di un appassionato discorso dai toni politici. “Le elezioni 2020 sono dietro l'angolo, ricordiamocelo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio” ha detto, dopo aver ricordato che la sua bisnonna era tra le schiave che hanno reso grande l'America. 

Quelli che piangono

Chi torna a casa con le ossa rotte rispetto alla vigilia è “La Favorita“, che da 10 nomination ottiene solo un premio, quello per la migliore attrice protagonista, Olivia Colman. E' andata peggio a Glen Close che, in lizza per la stessa categoria della Coleman, non ha vinto nonostante questa fosse la sua settima nomination in carriera. Il premio alla Miglior attrice non protagonista è anch'esso “black”: se l'è aggiudicato Regina King per “Se la strada potesse parlare”.

Anche per “A Star Is Born” quella degli Oscar 2019 non è stata una serata memorabile: la pellicola di Cooper era in corsa in ben otto categorie (compresa la più ambita, quella riservata al “miglior film”) centrando tuttavia solo il premio nella categoria “Miglior canzone originale” con “Shallow” di Lady Gaga.

Italia

L'Italia porta a casa una statuetta grazie alla brava Sara Pichelli. E' lei, disegnatrice di Porto Sant'Elpidio classe 1983, la creatrice del protagonista nel gruppo di lavoro di “Spider-Man: un nuovo universo”, che ha vinto la statuetta per il miglior film di animazione. 

L'elenco completo dei premiati

Questi tutti i premi della 91.ma edizione degli Oscar:

Miglior film -'Green Book' di Peter Farrely.
Miglior regia – Alfonso Cuarón per Roma
Miglior attore protagonista – Rami Malek in 'Bohemian Rhapsody'
Miglior attrice protagonista – Olivia Colman in 'La Favorita'
Miglior attrice non protagonista – Regina King in 'Se la strada potesse parlare'
Miglior attore non protagonista – Mahershala Ali in 'Green Book'
Miglior film straniero – 'Roma' di Alfonso Cuarón
Miglior sceneggiatura non originale – Spike Lee, Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott per 'BlaKkKlansman'
Miglior sceneggiatura originale – Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly per il film 'Green Book'
Miglior cortometraggio d'animazione – 'Bao' di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Miglior cortometraggio – 'Skin' di Guy Nattiv e Jaime Ray Newman
Miglior cortometraggio documentario – 'Period. End of sentence' di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
Miglior documentario – Elizabeth Chai Vesarhelyi e Jimmy Chin per 'Free Solo'
Miglior trucco e acconciatura – Greg Cannon, Kate Biscoe e Paricia Dahaney-Le May per il film 'Vice – L'uomo nell'ombra'
Miglior costume – Ruth E. Carter per il film 'Black Panther'
Miglior montaggio sonoro – John Warhurst e Nina Hartstone per il film 'Bohemian Rhapsody'
Miglior sonoro – Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali per il film 'Bohemian Rhapsody'
Migliori effetti speciali – 'First Il Primo Uomo'
Miglior colonna sonora – Ludwing Goransson per il film 'Black Panther'
Miglior canzone – 'Shallow' di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt per il film 'A Star Is Born'
Miglior montaggio – John Ottman per il film 'Bohemian Rhapsody'
Miglior scenografia – Hannah Beachler e Bay Hard per il film 'Black Panther'
Miglior fotografia – Alfonso Cuarón per 'Roma'
Miglior film d'animazione – 'Spider-Man: un nuovo universo'.