Nobel per la Medicina, premiati Kailin, Ratcliffe e Semenza

Due americani, William Kailin e Gregg Semenza, e un britannico, Peter Ratcliffe: sono i vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2019, assegnato in diretta dal Karolinska Institutet di Stoccolma, come riconoscimento per la loro ricerca in ambito cellulare, attraverso la quale hanno scoperto le modalità di impiego dell'ossigeno delle cellule. Una tappa fondamentale nel percorso medico, in quanto permetterà di procedere con ulteriori step nello studio di alcune malattie e delle loro caratteristiche peculiari, comprese le forme tumorali. Anche nelle motivazioni dell'Accademia viene spiegato come la ricerca dei tre medici abbia permesso di comprendere “come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno”, considerato “uno dei meccanismi essenziali per la vita”. I tre studiosi si inseriscono quindi nel filone dei Premi Nobel assegnati per gli studi in ambito cellulare, ritenuti cruciali per la comprensione e l'indagine medica e biologica su malattie gravi e rare.

Le altre premiazioni

Nei prossimi giorni, la commissione dell'Accademia di Stoccolma assegnerà gli ulteriori riconoscimenti negli altri campi previsti, fra i quali il Nobel alla Letteratura che, sospeso lo scorso anno, quest'anno vedrà due premiati. Nel corso della settimana si procederà con il Premio per la Fisica, per poi assegnare quello alla Chimica, alla Letteratura, alla Pace e all'Economia. In lizza per il premio che un anno fa fu assegnato a Denis Mukwege e Nadia Murad, ci sarebbe anche la giovanissima attivista per il clima Greta Thunberg (della quale in realtà si era già parlato diversi mesi fa) che, dovesse ottenere il riconoscimento, proseguirebbe una tradizione recente che ha visto premiare numerose giovani personalità dell'attivismo, tra le quali la stessa Murad (25enne al momento della premiazione) e la pakistana Malala Yousafzai, premiata nel 2014 a 17 anni.