Napoli festeggia la Città della Scienza due anni dopo il rogo

Due anni dopo l’incendio che ha distrutto il Science Centre di Città della Scienza di Napoli, il centro rialza la testa con una giornata di eventi per chiedere chiarezza circa i colpevoli e soprattutto per ridare slancio ed entusiasmo ai progetti del centro scientifico e alla partecipazione dei suoi visitatori. Il 4 marzo, dunque, la Città della Scienza spalanca le porte a tutti con un ricchissimo programma di eventi e con appuntamenti dal mattino alla sera. La data del rilancio non è casuale, perchè tutto ebbe inzio la sera di lunedì 4 marzo 2013, quando nel giorno di chiusura settimanale al pubblico, le fiamme si sprigionarono nei padiglioni del Science Centre (da più punti e questo fa pensare all’origine dolosa) e l’incendio divorò quattro dei sei capannoni del centro. Per spegnere le fiamme i vigili del fuoco, impegarono ben 13 ore , con cinque squadre impegnate nelle operazioni. L’incendio distrusse quasi tutti i beni contenuti all’interno del capannone.

Passati più di settecento giorni la Città della Scienza ci riprova con una giornata di festa, organizzata dalla Fondazione Idis: mostre, concerti, laboratori per sensibilizzare e rimettere in moto la partecipazione e la passione per la cultura scientifica. Si comincerà al mattino con Museo Porte Aperte, la mostra “Il Mare” e l’Officina dei Piccoli Laboratori, animazioni e dimostrazioni scientifiche, incontri e visite guidate per gli studenti e giovani amici di Città della Scienza. Nel padiglione Marie Curie la mostra fotografica di Mimmo Jodice, Antonio Biasiucci, Fabio Donato e Raffaela Mariniello che offrono il loro sguardo sul vicino mare di Bagnoli a due anni dall’incendio che ha devastato il Science Centre, con “Messa a fuoco”.

La scorsa settimana si è conclusa la prima fase del concorso di progettazione per il nuovo Science Centre, commissione presieduta dal direttore di Città della Scienza Luigi Amodio che ha lavorato dal 16 al 18 febbraio, analizzando le 98 idee-progetto pervenute entro il 20 gennaio scorso da tutto il mondo e selezionando le 15 che accederanno alla seconda fase. Il concorso si concluderà entro la fine di maggio con la proclamazione dei primi tre classificati, rimasti fin’ora anonimi insieme agli altri partecipanti. Il consigliere delegato di Città della Scienza ha garantito che dall’avvio dei cantieri occorreranno due anni e mezzo per la loro ultimazione. Nella prima fase del dibattito sulla localizzazione non sono mancate le polemiche tra chi voleva l’arretramento dei padiglioni rispetto alla linea di costa (nella zona limitrofa a quella dove tuttora si svolgono le attività) in modo da liberare l’accesso all’arenile, e chi invece ha preteso che la struttura venisse ricostruita sulla stessa area.