#MUSEUMWEEK, I SEGRETI DEI MUSEI ITALIANI SVELATI SUI SOCIAL

Le tacche su un muro nei saloni di Palazzo Madama fatte per segnare la crescita dei principini sabaudi, un organo della miglior fattura nascosto dentro un armadio nella Reggia di Caserta, le tombe lucane non esposte al pubblico nel Parco di Paestum: questi sono solo alcuni dei “segreti” di alcuni musei italiani svelati su Twitter stamattina in apertura dell’iniziativa mondiale per stimolare la scoperta dei tesori culturali lanciata sul social network con l’hashtag #MuseumWeek. “Molti musei italiani stanno aderendo”, rileva, ovviamente in un tweet, il Ministro dei Beni Culturali Franceschini. E in effetti fioccano le foto postate dai musei per documentare i loro tesori nascosti.

Il Palazzo Reale di Napoli esibisce un busto femminile che sfoggia un’acconciatura dei capelli insolita e magnifica, il Museo Archeologico di Salerno fa sapere che parte delle sue ambre preziose sono al Petit Palais di Parigi, il Museo Egizio di Torino apre una finestra sul backstage dei restauri dei reperti destinati alla mostra “Il Nilo a Pompei”, la Galleria nazionale d’arte moderna (Gnam) di Roma ricorda ler 735 opere nascoste da Palma Bucarelli per salvarle dalla predazione nazisa, l’Auditorium Parco della Musica mostra i resti di una villa romana venuta alla luce nel 1995 al suo interno, la Pinacoteca di Brera fa vedere cosa accade durante l’allestimento di una mostra. E questo è solo l’inizio.