MONTESANO, A 70 ANNI FESTEGGIO COL MARCHESE DEL GRILLO

All’avvicinarsi dei suoi “primi 70 anni”, cinquanta dei quali vissuti sopra il palcoscenico, l’attore, regista e cantante (con ben 4 album all’attivo) Enrico Montesano sceglie di festeggiare il compleanno vestendo i panni da protagonista de Il Marchese del Grillo nel primo adattamento in musical dell’omonima opera, in scena al Sistina di Roma da dicembre. L’indimenticabile Conte Tacchia, si confessa: “Non so se è un merito compiere 70 anni. Io me ne sento 20 di meno. Però, visto che il tempo a disposizione diminuisce, ho imparato a non sprecarlo e a spenderlo meglio”.

Dopo l’estate arriverà una “biografia un po’ spuria” edita da Piemme, dal titolo provvisorio “Io confesso”. “Sarà una raccolta di aneddoti – spiega – punti di vista, anche sulla situazione attuale”. Il “suo” Marchese del Grillo – il nobile, pomposo e annoiato, portato al cinema dal grande Alberto Sordi – non teme paragoni: “I confronti con i grandi ci migliorano – riflette – ma se Albertone fosse ancora in vita, per rispetto, non avrei accettato. Sarà una versione mia di Onofrio del Grillo. Amo il periodo storico della Roma papalina di inizio ’800, così come i versi del Belli, Pascarella, Trilussa”.

Romano di nascita ma laziale di “fede”, padre di sei figli, oltre alla recitazione si è dedicato anche alla letteratura – scrivendo un romanzo giallo intitolato “Un alibi di scorta” – e alla politica con i socialisti, fino a diventare eurodeputato tra il ’93 e il ’96. “Per un idealista come me fu un sacrificio inutile – commenta oggi – Mi divertii molto a stare tra la gente in campagna elettorale, ma il resto fu negativo, i giochi si fanno da un’altra parte, nè in consiglio comunale, nè da deputato europeo. Quando me ne sono andato, ho rinunciato a ogni forma di vitalizio. Ho la mia pensione da una vita di contributi, non voglio soldi pubblici”. Ma oggi Montesano, cosa vorrebbe in regalo? “Mi piace molto il cinema e con i nuovi mezzi esistono modi alternativi di farlo. Ma, soprattutto, voglio continuare a soddisfare la mia curiosità”. Auguri Enrico e grazie per i tuoi 70 anni ricchi di arte e buonumore!