MIBACT, ISTITUITA L’UNITA’ DI CRISI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO NELLE ZONE DEL SISMA

A seguito del sisma che ha colpito l’Italia centrale, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha attivato l’unità di crisi del Ministero dei beni culturali, in stretto coordinamento con il Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Il Mibact sta inoltre partecipando con i propri rappresentanti al Comitato Operativo della Protezione Civile. Nelle aree interessate dalle principali scosse in Lazio, Marche e Umbria sono già presenti i carabinieri dei tre comandi regionali per la Tutela del Patrimonio che stanno provvedendo a una prima verifica e valutazione dei danni e la messa in sicurezza del patrimonio culturale anche al fine di prevenire sottrazioni dolose.

L’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro ha già elaborato l’elenco dei beni di interesse culturali presenti nel territorio. Sono già attive le unità di crisi Regionali del Mibact di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che, d’intesa con gli istituti del Ministero e le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle aree coinvolte, stanno individuando anche le località adeguate al deposito dei beni mobili danneggiati o a rischio.

Inoltre, questa mattina si riunirà l’unità di crisi nazionale del Ministero che predisporrà le linee di intervento e l’invio delle squadre dei tecnici, operazione, quest’ultima, che potrà avvenire solo a conclusione della fase della prima emergenza in cui ci si deve preoccupare di salvare le vite e assistere le popolazioni colpite. I tecnici procederanno quindi alla verifica e alla successiva mappatura e censimento dei danni al patrimonio culturale.

Amatrice è un piccolo paese ricco di storia e cultura. Nel tessuto urbano spiccavano la snella Torre civica risalente al XIII secolo e le severe torri campanarie della chiesa di Sant’Agostino, edifico caratterizzato da un bellissimo portale tardo gotico e dalla presenza di pregevoli affreschi quali l’Annunciazione e la Madonna con Bambino e Angeli, e della chiesa Sant’Emidio, risalenti al quattrocento. Degne di nota sono pure la chiesa di San Francesco della seconda metà del Trecento caratterizzata da un portale gotico di marmo e contenente nell’abside affreschi del XV secolo, e quella di Santa Maria di Porta Ferrata.

Nelle frazioni attorno al paese che ha dato i natali alla nota “pasta all’amatriciana”, numerosi sono gli edifici storici e culturali da preservare. Coma la gotica chiesa di San Martino, che si trova nell’omonima frazione, ove si conserva una Via Crucis dell’illustratore francese Dubercelle. O il santuario dell’Icona Passatora, detta anche chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata in località Ferrazza; deve il suo nome all’immagine votiva della Madonna delle Grazie. Contiene numerosi affreschi del tardo Quattrocento e del primissimo Cinquecento realizzati in massima parte dallo stesso artista che ha affrescato la chiesa di Sant’Agostino e dal pittore amatriciano Dionisio Cappelli.

E ancora, il santuario della Madonna di Filetta, di impianto romanico, che si trova nell’omonima frazione. La venerata Immagine di Maria Santissima di Filetta, compatrona di Amatrice, è invece custodita nella chiesa di San Francesco. Non solo. Ad Amatrice è presente il “Parco in Miniatura”, un giardino della conoscenza, dove sono riprodotti in scala i monumenti, gli animali e l’intero territorio del “Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga”. Un patrimonio culturale che purtroppo, oggi, esiste solo per metà.