Le Fabbricerie oggi, il prefetto Di Bari: “Un simbolo di dialogo”

Le Fabbricerie costituiscono sintesi e storia secolare, hanno saputo leggere i segni delle comunità per raccogliersi attorno a mirabili edifici di culto, diventando simbolo di dialogo”. Così il prefetto Michele Di Bari, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno, intervenuto nel confronto sul tema delle Fabbricerie, avvenuto all'Opera di Santa Croce di Firenze e partecipato dal Ministero dell'Interno, dall'Università di Firenze e dalle princpiali enti del settore, come l'Opera Medicea Laurenziana, Opera di Santa Maria del Fiore e Opera di Santa Croce. “Anche oggi – ha spiegato ancora il prefetto, noto per il suo impegno al fianco delle fasce più deboli della popolazione, ricoprendo incarichi di responsabilità a tutela della società civile -, malgrado le difficoltà, esprimono le sensibilità delle municipalità delle diocesi per essere forza e parte di un tessuto urbano capace di stupire per la intrinseca bellezza di edifici di culto che con cura valorizzano, conservano e tutelano''.

Il dibattito

Nell'incontro fiorentino sul tema, si è discusso non solo delle Fabbricerie come istituzioni secolari ma anche e soprattutto del loro ruolo decisivo nella tutela e nella valorizzazione di beni culturali trai più preziosi del Paese, anche in virtù della riforma del Terzo settore. Fra gli altri relatori, personalità come la presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi, il prefetto di Firenze, Laura Lega, il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze, Patrizia Giunti. E altri ancora si sono occupati delle Fabbricerie nei loro vari aspetti, da quello giuridico, affidato al professor Pierluigi Consorti dell’Università di Pisa, al loro status attuale, la cui descrizione è stata riportata da Antonio Lovascio, consigliere dell’Opera Medicea Laurenziana, Andrea Bucelli, consigliere dell’Opera di Santa Croce e Luca Bagnoli, presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore: “Il tema della natura giuridica delle fabbricerie – ha spiegato la presidente Sanesi – ha visto e vede fortemente impegnato il consiglio dell’Opera di Santa Croce. Siamo consapevoli che dalla forma che viene definita derivano procedure e modalità di gestione distinte, mentre trasparenza e diligenza costituiscono principi irrinunciabili. Santa Croce nel dibattito in corso è certamente un laboratorio di interesse e di confronto per tutti“.