La tragedia dei gulag in un libro

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Giovedì prossimo, 15 febbraio, con inizio alle 19, presso l'Istituto Polacco di Roma si terrà la presentazione del libro “Un mondo a parte” di Gustaw Herling Grudziński (Oscar Mondadori, 2017). Introduce Francesco M. Cataluccio. Con un dossier di testi e documenti dall’archivio di Gustaw Herling. Partecipano Francesco Cataluccio, scrittore e saggista, Helena Janeczek, scrittrice e giornalista, Luigi Marinelli, polonista, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Małgorzata Zarębińska e Piotr Grodecki eseguono al pianoforte a quattro mani le musiche di Ignacy Jan Paderewski, Maurycy Moszkowski, Artur Malawski e Michał Gronowicz. L'evento è promosso con Mondadori Libri.

“Tra i ghiacci della Siberia, i prigionieri lavorano senza sosta nei boschi a temperature polari – si legge nella locandina della presentazione -: nello stomaco brodo di cavoli e pochi grammi di pane. Sola via d'uscita le automutilazioni che aprono le porte dell'ospedale; unico paradiso, qualche giorno di riposo e una coperta. Con una scrittura di straziante impersonalità che mette il lettore davanti ai nudi fatti, Gustaw Herling – intellettuale cosmopolita che ha vissuto sulla propria pelle lo scandalo del Male nella storia del Secolo breve – racconta il gulag in questo libro-testimonianza che è quasi un Bildungsroman”.

Pubblicato a Londra nel 1951, in Italia nel 1958 e solo negli anni Ottanta in Polonia, “Un mondo a parte” – ha scritto Ignazio Silone – “malgrado tutti gli orrori che descrive, è un libro di pietà e di speranza”.