La Grecia cambia strategia per il rientro dei marmi del Partenone

Il nuovo governo di Alexis Tsipras ha fatto il suo ingresso ciclonico nel panorama europeo tra bracci di ferro con la Merkel e speranze di ripresa del paese che fu di Socrate e Alessandro Magno. Da più di trent’anni, nell’alternarsi delle sue amministrazioni, la Grecia rivendica la restituzione dei fregi che si trovano nel British Museum da oltre 200 anni, ma la Gran Bretagna ha sempre negato e bloccato qualsiasi trattativa.

Le opere di cui si invoca il rientro in patria sono, in particolare, 15 metope (elemento del fregio dell’ordine dorico consistente in una formella in pietra, scolpita a rilievo), 56 bassorilievi di marmo, 12 statue e una delle sei cariatidi del tempietto dell’Eretteo. I reperti erano stati trafugati nel 1802 da Lord Thomas Bruce Elgin che li vendette al British Museum. Il nuovo escutivo di Tsipras sta valutando la possibilità di adottare una diversa strategia per ottenere la restituzione dei Marmi del Partenone dal British Museum di Londra.

“La nostra campagna proseguirà, ma la strategia e il nostro modo di agire possono essere modificati, se necessario. Nelle prossime settimane esamineremo la situazione in dettaglio e se vedremo la necessità di modificarla, lo faremo” ha specificato il nuovo ministro della Cultura, il filosofo Aristides Baltas che si è prodigato per la rapida risoluzione della questione dei marmi del Partenone. Tra le novità rientrerà probabilmente la cessazione della cooperazione con l’avvocato Amal Alamuddin-Clooney e il suo studio legale per ragioni economiche. Anche se del suo operato, il vice ministro della Cultura, Nikos Xydakis, aveva riconosciuto il forte impatto pubblicitario in relazione alla vicenda dei resti archeologici.

L’ex ministro della Cultura Constantinos Tasoulas, ha però smentito che sia mai stato firmato un contratto tra il precedente governo greco e lo studio legale britannico.  Inoltre, la campagna delle cosiddette “3 R”, messa in campo dall’ambasciatore dell’Unesco, Marianna Vardinoyiannis, ha ridato entusiasmo alle rivendicazioni greche: “Ritorno” dei marmi, “Restauro” de Partenone e “Ripartenza” della storia.