In calo il mercato del libro italiano. Dal 2011 meno 20%

Sarà a causa della crisi, sarà per “colpa” degli ebook che consentono di leggere libri in formato elettronico, ma il mercato del libro in Italia continua a calare. I dati sono stati presentati alla Fiera di Francoforte, il maggiore salone del libro del mondo e importante punto di lancio per l’editoria italiana. Dal 2011 il mercato del libro in Italia è calato del 20%. Il ministro della cultura Dario Franceschini ha inaugurato il Punto Italia alla Buchmesse, insieme a Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiani Editori (Aie).

“Il mercato del libro in Italia perde per il quarto anno di fila: -20% dal 2011 – commenta Polillo – Quest’anno il 57% degli italiani non ha comprato neppure un libro, siamo penultimi in Europa avanti solo alla Grecia: occorre “intervenire sulla crisi del libro”. Secondo lui considerare i libri elettronici come un servizio digitale è “una scelta che penalizza la diffusione della cultura e lo sviluppo della lettura”. E continua: “il ministro Franceschini ha fatto sua questa battaglia. Noi editori ci impegniamo ad aiutarla”.

Dal canto suo, il ministro della cultura, chiede che gli autori dei libri vengano mandati nelle scuole in modo da coinvolgere e far conoscere ai più giovani il mondo letterario cartaceo che sembra essere dimenticato. Inoltre il ministro ha aggiunto: “il libro è un libro, solo qualche mente burocratica può pensare che l’ebook sia un gioco o un formato tecnologico e quindi è logico e conseguente che abbia lo stesso trattamento fiscale rispetto all’Iva”. Ma anche equiparando l’Iva dell’ebook a quella dei libri “normali”, gli italiani torneranno a comperare libri?