“I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema”. Roma torna alla Bella vita

“I vestiti dei sogni. La scuola dei costumisti italiani per il cinema”, è il titolo della mostra che vuole porre l’accento sull’eccellenza italiana nel creare costumi di scena per attrici e attori nelle pellicole italiane e internazionali. L’evento è promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, la Cineteca di Bologna ed Equa di Camilla Morabito e sarà visibile fino al 22 marzo al Museo di Roma Palazzo Braschi. Sede eccezionale e location, grazie alla sua magnifica scalinata, ripresa nel film premio Oscar La grande bellezza, con la cui quadreria la mostra stessa entra in un dialogo trasversale tra le arti.

Quella dei costumi per il cinema è “un’arte nell’arte” che ha portato all’Italia numerosi riconoscimenti nel mondo. Tra questi, anche diversi premi Oscar, da Lyda Borelli – protagonista e autrice in Rapsodia satanica di scelte impareggiabili per vesti che hanno determinato un intero immaginario estetico – a Toni Servillo, emblema di un eclettismo contemporaneo manifestato anche attraverso quei tagli e quei colori di abiti già divenuti ovunque un cult. Ma gli Oscar sono anche quelli del caposcuola Piero Tosi (alla carriera, nel 2013) e Danilo Donati (nel 1969 per Romeo e Giulietta di Zeffirelli e nel 1977 per Il Casanova di Fellini), di Milena Canonero (ben tre, il primo con Stanley Kubrick per Barry Lyndon, poi per Momenti di gloria e in anni recenti per la Marie Antoniette di Sofia Coppola), di Gabriella Pescucci (al lavoro con Martin Scorsese per L’età dell’innocenza) nel 1993.

L’itinerario museale – che non si limita a una semplice galleria di vestiti in mostra – comprende un doppio percorso immaginato, da un lato, lungo l’arco cronologico di un secolo, le cui tappe sono segnate dai costumisti più talentuosi e noti: Caramba, Vittorio Nino Novarese, Gino Carlo Sensani, Piero Gherardi, Maria de Matteis, Piero Tosi, Danilo Donati, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti, Milena Canonero, Pier Luigi Pizzi e Gitt Magrini; dall’altro lato, i costumi presenti in capolavori della storia del cinema che sono rimasti impressi nella memoria di generazioni e generazioni: ritroviamo Piero Tosi (per Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica), Danilo Donati (per Il Casanova di Federico Fellini e Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini); e poi Giulio Coltellacci per La decima vittima di Elio Petri; Franco Carretti per Giù la testa di Sergio Leone; Gianna Gissi per Il marchese del Grillo di Mario Monicelli; Ugo Pericoli per Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini; Lina Nerli Taviani per Habemus Papam di Nanni Moretti; fino alle recentissime invenzioni di Daniela Ciancio per La grande bellezza di Paolo Sorrentino; Ursula Patzak per Il giovane favoloso di Mario Martone e, in anteprima, Massimo Cantini Parrini per il prossimo film di Matteo Garrone, Il racconto dei racconti. La mostra sarà visibile dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 19,00 con la possibilità di percorsi guidati per studenti e adulti.