Gli scatti di una famiglia albanese valgono il Premio Blumm a Vancon

Il Premio di Fotografia “Blumm Prize Future Frames: comparing identities” è stato assegnato all’artista francese Laetitia Vancon. L’evento, svoltosi nell’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, aveva come obiettivo quello di raccogliere le diverse intepretazioni sul concetto di appartenenza e sulle relazioni tra Società Civile e Istituzioni.

La fotografa ha scelto di raccontare la storia di una famiglia albanese costretta a barricarsi in casa per scampare da una faida che dura da vent’anni. “My home, my prison” è il titolo del lavoro che immortala “in profondità il fenomeno della faida in Albania tra clan, governato dalla tradizione del “Kanun”, un codice di leggi che comprende il diritto di uccidere per vendicare un omicidio precedente secolare. L’unico modo per sfuggire alla vendetta resta quello di rimanere a casa, un luogo considerato dal “Kanun” inviolabile. Il reportage con immagini molto ben fatte, delicate, si arricchisce di contenuti scritti e storie personali ed ha un titolo di grande impatto”.

Tra gli altri finalisti, selezionati dal curatore Stefano Schirato, uno dei fotografi italiani più apprezzati a livello internazionale, figuravano Hadil al-Ramli (Palestina), Mazen Jannoun (Libano), Veronika Lukasova (Rep. Ceca) e Dionisis Moschonas (Grecia).

Artisti provenienti da realtà diverse e con diversi punti prospettici “in grado di interpretare con originalità l’integrazione di culture, linguaggi e relazioni del Mediterraneo. Il Mediterraneo è stato il più grande laboratorio mondiale di civilizzazione per millenni. Con questo spirito abbiamo chiesto a giovani artisti delle due sponde di guardare ad esso con l’animo del presente e lo sguardo al futuro, in modo da capire prima di altri dove stanno andando le civiltà, divise da politica e convenzioni ma spesso vicine e a volte riunite dalla storia. Decodificare e comprendere i messaggi culturali elaborati in questa area è un passo cruciale nello sviluppo delle più avanzate teorie di comunicazione, come quella da noi definita la “teoria del bacio”, una relazione di fiducia tra le Istituzioni e i Cittadini che sarà fondamentale per il futuro dell’area Mediterraneo”.

L’evento è stato promosso da Pomilio Blumm Social Ideas, con la partnership di Reporters Sans Frontieres, EMN Euro Mediterranean Network, l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, Rubettino Editore e di ICO Industria Cartone Ondulato.