GLI ITALIANI RISCOPRONO LE CITTA’ D’ARTE. IN 4 MILIONI PRONTI A PARTIRE

Chi quest’anno ha scelto di trascorrere Pasqua e pasquetta a casa, probabilmente ha considerato di poter sfruttare il ponte del 25 aprile, che cade di sabato, o, ancor meglio, il lungo week-end che inizierà venerdì 1° maggio. E’ quanto emerso dallo studio CST sulle prospettive turistiche nel 2015 diffuso da Assoturismo Confesercenti. L’occasione è stata data dalla Conferenza di Presentazione della Borsa Turistica delle 100 città d’arte svoltasi venerdì 10 aprile a Roma presso la Sala Conferenze della Associazione Stampa Estera.

Stando alle stime, durante i due prossimi ponti si registrerà un nuovo incremento di richieste. Secondo Assoturismo, infatti, la quota di posti letto già prenotati da turisti, nostrani e non, ha già raggiunto l’80% a Venezia, il 79% a Torino e il 76% a Roma. A trainare il comparto saranno dunque le performance delle città d’arte. Dal 2010 al 2014, gli arrivi turistici nelle città di interesse storico e artistico sono cresciuti infatti dell’11,3% , circa 3,9 milioni di visitatori in più, mentre le presenze sono aumentate del 9,9% (+9,3 milioni), contro una variazione complessiva italiana del 5% degli arrivi e del -1,2% delle presenze. Nel 2014 quasi un turista su tre (il 27,8%) ha scelto di soggiornare in una delle tante città d’arte del nostro Paese. I flussi turistici, nel periodo in esame, sono cresciuti soprattutto a Padova (+27,5%) e a Roma (+23,7%).

Secondo lo studio CST, le città d’arte piacciono soprattutto agli stranieri, che tra il 2010 ed il 2014 sono aumentati del 14,4%, contro una crescita totale in Italia dell’11,6%. Non solo: gli stranieri che visitano i centri di interesse storico e culturale spendono anche di più. Chi viaggia per motivi culturali o in una città d’arte spende in media ogni giorno il 25% in più degli altri turisti: 129€ al giorno rispetto ai 103€ in media rilevati nel 2013. Ma come spendono i loro soldi in Italia i turisti stranieri? Soprattutto in moda e cultura, binomio indissolubile nel nostro Paese: il 43,2% acquista articoli di abbigliamento, circa il 42% acquista biglietti e card per musei mentre il 24,4% compra anche calzature.