Addio a Ugo Gregoretti, regista del cinema nuovo

Regista e giornalista, mirato e sagace, capace di spaziare da un lato all'altro della società riuscendo a condensare nei suoi lavori un palpabile spirito di osservazione: Ugo Gregoretti si è spento a Roma, a 88 anni, lasciando in eredità alcuni lavori che hanno accompagnato il passaggio generazionale dai decenni turbolenti fra gli anni '60 e gli anni '80 alla contemporaneità, cercando di cogliere quelle sfumature evidenti eppure di difficile lettura. Lo fece attraverso il teatro (tanto), la tv e il cinema, poco ma sufficiente a inquadrare la sua figura: basti pensare a un lavoro come Ro.Go.Pa.G., film a episodi confezionato con nomi quali Roberto Rossellini, Jean-Luc Godard e Pierpaolo Pasolini (da qui il nome della pellicola, che mette insieme le prime due lettere di ogni cognome) e datato 1963, nel quale mise la firma sull'ultimo spaccato, Il pollo ruspante. In mezzo tanti documentari e lavori televisivi: dall'esordio con La Sicilia del Gattopardo (Premio Prix Italia) al Romanzo popolare italiano del 1975, per finire ad altri titoli come Dentro Roma Il conto Montecristo. Oltre, naturalmente, a programmi di successo come Il circolo Pickwick.

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