Addio a Luca Ronconi, regista e autore teatrale

In serata è morto Luca Ronconi, storico attore e regista, uno dei nomi più celebri del teatro europeo contemporaneo. A quanto si apprende era ricoverato al Policlinico di Milano da alcuni giorni e la morte potrebbe essere stata causata da un virus che il maestro avrebbe contratto di recente e che avrebbe complicato la sua situazione di salute, già compromessa dalla dialisi. Nato l’ 8 marzo 1933 a Susa, in Tunisia, il maestro avrebbe compiuto fra pochi giorni 82 anni. A 20 anni si era diplomato all’Accademia di arte drammatica di Roma. L’esordio prima come attore poi come regista nel 1963, con la compagnia di Corrado Pani e Gianmaria Volontè.

La fama nel 1968 con l’Orlando Furioso di Ariosto, nella versione di Sanguineti. Tra i suoi lavori più celebri l’Orestea di Eschilo (1972), Il pappagallo verde di Schnitzler (1978), Ignorabimus di Holz (1986), Mirra di Alfieri (1988), Strano interludio di O’Neill (1989), Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus (1990), Re Lear (1994). Direttore del Teatro stabile di Torino (1988-93), del Teatro stabile di Roma (1994-98) nonché direttore artistico per oltre un decennio del Piccolo Teatro di Milano, Luca Ronconi ha firmato nella sua lunga carriere regie teatrali e liriche sempre nel segno dell’innovazione.

In occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 ha ideato e diretto, in collab. con W. Le Moli, il Progetto Domani, composto di cinque spettacoli che, attraverso il teatro, hanno esplorato temi universali della storia, della politica e della guerra. Più recentemente ha firmato le regie di La compagnia degli uomini (2010) di E. Bond, La modestia (2011) di R. Spregelburd, Sei personaggi in cerca d’autore (2012) di L. Pirandello, Pornografia di W. Gombrowicz (2013), Danza macabra di A. Strindberg (2014), queste ultime quattro rappresentate al Festival dei Due Mondi di Spoleto.