Addio a Carlo Vanzina, il regista degli italiani

Quello di Carlo Vanzina è stato il cinema degli italiani, della quotidianità, dell'esilarante stereotipo del nostro modo di vivere, in vacanza e nella vita di tutti i giorni. Se ne è andato il regista romano che, assieme a suo fratello Enrico, ha raccontato oltre 30 anni di “italianità” attraverso un cinema irriverente, divertente ma anche lucido e spesso tagliente: “Nella sua amata Roma – scrivono la moglie Lisa e il fratello Enrico -, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. Da Luna di miele (1976) in tre fino a Caccia al tesoro (2017) la regia di Vanzina ha attraversato due generazioni d'Italia, leggendo (o rileggendo) il nostro Paese in quella chiave umoristica che tanto successo ha riscosso e che ancora, a distanza di anni, continua a riscuotere.

La carriera

Figlio del grande regista Steno, fu lo stesso Carlo a raccontare che, da piccolo, il suo sogno non era quello di fare il regista ma il critico cinematografico: “Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema”. Influenzato dal lavoro di suo padre e ispirato dal grande maestro Mario Monicelli, Carlo iniziava però a seguire la strada della cinepresa e, dopo i primi film d'esordio tra la fine degli anni Settanta e i primi degli Ottanta, tra i quali Eccezzziunale veramente, arriva il primo grande successo con Sapore di mare che, con un incasso di 10 miliardi di lire, inaugurerà il filone delle vacanze italiane che segnerà indelebilmente il cinema nostrano degli anni Novanta. Il successo del film convince Vanzina a spostare il clima vacanziero nei mesi invernali, regalando nel 1983 il film Vacanze di Natale, capostipite dei cosiddetti cinepanettoni. Ai film di Vanzina si deve il successo di attori come Christian De Sica, Jerry Calà, Massimo Boldi: al regista romano, con la pellicola Yuppies – I giovani di successo si deve la creazione di una delle coppie comiche di maggior successo del cinema italiano, quella composta proprio da De Sica e Boldi.

L'ultimo lavoro

Nel 2002, Carlo si cimenta anche con l'eredità di suo padre, dirigendo il sequel di Febbre da cavallo richiamando Proietti e Montesano per il film La mandrakata, rilettura in chiave moderna del famosissimo cult di Steno, pur con meno successo. Il suo ultimo lavoro, con Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso, è stato Caccia al tesoro, girato lo scorso anno. Negli ultimi mesi Carlo ha combattuto la sua malattia, con coraggio e determinazione, come ha raccontato suo fratello che, non solo per familiarità ma per un'intera carriera vissuta assieme, lo conosceva davvero.