Addio a Carlo Giuffré, una vita in scena

Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo mese Carlo Giuffré, icona del teatro napoletano e interprete fra i più apprezzati del cinema italiano a partire dagli anni 50 anche se, in realtà, il suo lavoro in campo artistico-culturale risale già alla fine degli anni 40, quando iniziò la sua carriera in teatro quasi subito in coppia con suo fratello Aldo, con il quale formò un importante sodalizio artistico. Prima dell'approdo nel campo della settima arte, Giuffré aveva già alle spalle una lunga e proficua carriera teatrale, iniziata già nel 1947 con il diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica, e proseguita due anni dopo con il debutto (assieme ad Aldo) con Eduardo De Filippo. 

Il teatro

Da lì in avanti, il teatro costituirà una parte fondamentale della vita artistica di Carlo e Aldo Giuffré, grati al genio di De Filippo al punto di voler a tutti i costi portare sul palco le sue opere, da Natale a casa Cupiello, Non ti pago Napoli Milionaria. I lavori di Eduardo costituiranno una parte importante del repertorio dei fratelli Giuffré anche se non l'unica, con rappresentazioni di Cechov e Shakespeare. Di grande importanza l'ingresso, nel 1963, nella Compagnia dei Giovani composta da Giorgio De Lullo, Rossella Falk, Romolo Valli e Elsa Albani, con la quale reciterà per quasi un decennio.

Cinema, tv e… Sanremo

Ma non solo teatro. Tra la fine degli anni 50 e l'inizio dei 60 arriva anche il debutto sul piccolo schermo con la partecipazione a L'alfiere (1956) e alla serie televisiva Tom Jones (1960). Addirittura precedente il suo esordio al cinema, con il film Napoli milionaria (1950) sotto la regia dello stesso Eduardo De Filippo. Da lì, una scia di un centinaio di titoli che, soprattutto negli anni 70, faranno di lui uno dei maggiori interpreti della commedia all'italiana, con la partecipazione a film come La ragazza con la pistola (1968) o Il trafficone (1974). La sua poliedricità lo portò, nel 1971, persino a condurre la 21esima edizione del Festival di Sanremo, affiancato dalla storica collega Elsa Martinelli. Il suo ultimo ruolo cinematografico risale solo a due anni fa, con una comparsa nella commedia di Vincenzo Salemme Se mi lasci non vale. L'apparizione finale, prima di arrendersi alla malattia che da tempo lo affliggeva.