A PERUGIA UN FESTIVAL DEDICATO AL CINEMA SOCIALE

Prenderà il via il prossimo 27 settembre la prima edizione del “Social Film Festival” di Perugia. La rassegna toccherà temi sensibili quali: malattie mentali, disagio, dipendenze, immigrazione, povertà e disabilità. Tra gli ospiti speciali, Valerio Mastandrea e Giuliano Montaldo, che assisterà alla proiezione del suo capolavoro restaurato “Sacco e Vanzetti”: a partire da quel film e dalla tragica vicenda dei due anarchici italiani in America si approfondiranno le questioni dell’emigrazione. Al fianco della giuria ufficiale, presieduta da Roberto Andò, ce ne sarà una formata detenuti e un’altra composta da profughi politici. Il “PerSo” è organizzato dalla Fondazione La città del Sole, attiva dal 1998 nel campo della salute mentale (tra i fondatori, anche la scrittrice Clara Sereni) con il sostegno (fondamentale per i risvolti economici) della Regione.

Vi partecipano anche il Comune di Perugia, la Rai e le due Università perugine. Presidente della manifestazione è Stefano Rulli, regista e sceneggiatore di fama internazionale, vincitore di cinque David di Donatello, ed il direttore artistico è Mario Balsamo, filmmaker premiato tre anni fa al Festival di Torino. La presidente della Regione, Catiuscia Marini, da “resistente del welfare” come si è proclamata (“va contrastata – ha detto – l’idea che il welfare sia un lusso oggi improponibile”) partecipando oggi alla conferenza stampa di presentazione ha sostenuto che il PerSo, oltre alla sua valenza artistica, può contribuire “a rianimare un dibattito pubblico che non è solo delle istituzioni ma che deve avere come protagonista anche la società”.

L’obiettivo della nuova manifestazione, spiegato da Rulli e Balsamo, è duplice: sensibilizzare attraverso la forza delle immagini il grande pubblico sui temi sociali, e nello stesso tempo offrire una vetrina a chi lavora in questo tipo di cinema permettendo di fare emergere impegno e creatività. A tal fine il festival ha lanciato un concorso articolato in cinque diverse sezioni con premi per oltre oltre ventimila euro complessivi. Oltre alle proiezioni delle 52 opere in concorso (ne sono pervenute 277 da tutto il mondo) nei quattro cinema del centro storico ci saranno tre retrospettive: una dedicata al mondo del lavoro, con opere di registi come Ken Loach, Francesca Comencini, Michael Glawogger, una sul “cinema della follia” ed una su Andò.

Complessivamente saranno proiettati 110 film, quasi tutti alla presenza dei loro autori. Non sono in programma solo film, ma anche convegni sul rapporto tra disabilità e lavoro con l’accento sul disagio mentale, e su temi che interessano la psichiatria. Uno di questi traccerà il percorso di creazione di una Fondazione di Comunità, unica nel suo genere, per il sostegno della pienezza di vita delle persone affette da malattie psichiatriche. Saranno al lavoro nelle dieci giornate di festival oltre cento volontari.