Valanga sul Monte Bianco: i nomi delle vittime

Tragedia a Courmayeur dove questa mattina una valanga ha travolto due sciatori sul Monte Bianco, uccidendoli. La slavina ha travolto le vittime sotto Punta Helbronner, nella zona del Monte Bianco, a oltre 3.000 metri di quota. I loro corpi sono stati estratti dalla neve dai soccorritori arrivati pochi minuti dopo il distacco. Si tratta di Edoardo Camardella, maestro di sci di La Thuile, 28 anni, e Luca Martini di Finale Ligure, 32 anni. Non sarebbero coinvolte altre persone. Lo ha riferito il soccorso alpino valdostano che sta completando le procedure. Sul posto sono intervenuti guardia di finanza, soccorso alpino, protezione civile e carabinieri. Il distacco si è verificato sotto la stazione di arrivo della funivia Sky Way del Monte Bianco, in una zona in cui si pratica lo sci fuoripista: da Punta Helbronner partono infatti alcuni degli itinerari più amati dagli appassionati di freeride. Il pericolo di valanghe, secondo il bollettino valanghe dell'Arpa, stamattina era “marcato”.

Il precedente

La Punta Helbronner (3.462 m s.l.m.) è una montagna nei pressi di Courmayeur del Massiccio del Monte Bianco nelle Alpi Graie, posta lungo la frontiera tra Italia e Francia che prende il nome da Paul Helbronner, ingegnere e alpinista francese. Fino all'aprile del 2012 sulla cima arrivava la Funivia dei Ghiacciai, ma a partire da tale data il tratto che collegava il rifugio Torino con la punta è stato smantellato a seguito dei lavori per il ripristino completo del trasporto funiviario. Il 23 giugno 2015 sulla Punta Helbronner è stato effettuato il viaggio inaugurale della nuova funivia Sky Way Monte Bianco, che sale ruotando di 360°. Nei giorni scorsi era stato comunicata la chiusura della passerella e della lunga scala in ferro che da Punta Helbronner porta al ghiacciaio del Toula: la struttura non era più sicura per la discesa degli sciatori verso la neve.

Due settimane fa una grossa valanga si è abbattua invedendo le strade di Val Martello, in Alto Adige, arrivando fin dentro il centro abitato: una enorme massa di neve e di alberi sradicati che si è riversata a valle, invadendo – come una colata di lava – le strade del paese e arrivando anche al primo piano delle case. La val Martello è rimasta isolata per giorni. Come riferisce Rai Suedtirol, che si è messa in contatto con il sindaco Georg Altstaetter, la valanga ha leggermente danneggiato alcune cas ma, fortunatamente, non ha fatto vittime.