Uxoricida uccide la nuova compagna e si suicida

Doppio femminicidio in Spagna, una delle Nazioni europee con una legge ad hoc contro la violenza di genere particolarmente efficace.

Un uomo, già condannato per l'omicidio della moglie, una volta uscito dal carcere grazie alla libertà condizionata, ha ucciso l'avvocatessa che lo aveva difeso – e con la quale nel frattempo aveva allacciato una relazione sentimentale – e poi si è tolto la vita. L'omicidio-suicidio è avvenuto nella cittadina di Teruel, nella comunità autonoma di Aragona. Jose Javier Salvador Calvo, 50 anni, nel maggio 2003 era stato condannato a 18 anni di reclusione per aver ucciso a colpi d'arma da fuoco la moglie, Patricia Maurel Conte, allora 29enne. Rilasciato nel 2017 in libertà condizionata dopo 15 anni di reclusione, l'uomo aveva iniziato una relazione con Rebeca Santamalia Cancer, 47 anni, l'avvocatessa che lo aveva difeso al processo.

Venerdì scorso la polizia spagnola la polizia aveva trovato il cadavere della donna, uccisa a coltellate, in un'abitazione a Saragozza, dopo che il marito ne aveva denunciato la scomparsa. Visti i precedenti, le indagini degli investigatori si erano rivolte subito su di lui. Poche ore dopo, forse sentendosi braccato, Calvo si è lanciato da un ponte di Teruel, morendo sul colpo. 

La legge contro il “machismo”

Dal 2004, anno dell'entrata in vigore della “Legge organica” il numero dei femminicidi è in costante diminuzione, mentre quello delle denunce è passato dalle 13mila del pre-legge alle quasi 130mila del 2015. “La legge ha contribuito in modo significativo alla lotta contro la violenza di genere – ha spiegato Javier Fernández Teruelo, professore di diritto penale all’Università di Oviedo e autore del saggio Analisi dei femminicidi in Spagna nel periodo 2000-2015 in un'intervista su Glistatigenerali.com –. L’obiettivo principale è far sì che una donna vittima di violenze possa denunciare il responsabile con la consapevolezza che esiste un modello (integrale, appunto) che si preoccupa non solo della sua integrità fisica, ma di creare intorno a lei un intero contesto di protezione sociale ed economica. Per questo esistono aiuti economici, facilitazioni lavorative (ad esempio per trovare un nuovo impiego), la possibilità di accedere a una sistemazione in un altro luogo, sostegno psicologico eccetera”.