Usa, non sarà incriminato l’agente bianco che uccise un nero a Milwaukee: legittima difesa

L’ex agente di polizia di Milwaukee, Christopher Manney, non sarà incriminato per la morte di Dontre Hamilton, un uomo nero di 31 anni con una storia di malattia mentale alle spalle. Lo ha annunciato lunedì l’ufficio distrettuale della Contea di Milwaukee, nello Stato del Wisconsin. “Questo è stato un tragico incidente per la famiglia Hamilton e per la comunità”, ha dichiarato il procuratore distrettuale John Chisholm in un comunicato stampa. “Ma, sulla base di tutte le prove e le analisi presentate in questo rapporto – ha aggiunto – vengo alla conclusione che l’uso della forza da parte dell’Ufficiale Manney era autodifesa” e per questo l’ufficiale non sarà processato non avendo commesso “nessun crimine”.

Lo scorso 30 aprile Manney aveva sparato ad Hamilton ben 14 volte dopo che alcuni impiegati della catena di caffetterie Starbucks avevano chiamato la polizia perché il giovane stava dormendo all’interno del parco. Due agenti erano andati a controllare e avevano riportato che Hamilton non stava facendo nulla di sospetto. Solo in un secondo momento era arrivato l’agente Manney che aveva aggredito il ragazzo cercando di colpirlo con il suo manganello. L’arma però era finita nelle mani del ragazzo che – secondo la ricostruzione ufficiale – l’avrebbe usata per colpire l’agente al collo. A questo punto Manney, vedendosi in pericolo, aveva scaricato la sua pistola sul corpo del giovane afroamericano, uccidendolo sul colpo.

La morte di un giovane afroamericano da parte di un agente bianco ha riacceso le polemiche sulla presunta discriminazione razziale delle forze dell’ordine americane. “Se l’Ufficiale Christopher Manney non ha violato la legge – chiede il gruppo di Libertà civili in un comunicato – chi è dunque giuridicamente responsabile della morte di Mr. Hamilton?” “Il diritto penale proteggere persone come il signor Hamilton dalla forza letale esercitata dagli agenti di polizia? Sono gli agenti di polizia di sopra della legge?” conclude il portavoce del gruppo. L’avvocato della parte lesa, Jonathan Safran, ha dichiarato di essere “estremamente deluso” della decisione e ha anche invitato il Dipartimento di Giustizia a verificare se Manney non abbia violato i diritti civili di Hamilton.