UNGHERIA, FERMATO ITALIANO CON 33 SIRIANI A BORDO DEL SUO FURGONE

Un cittadino italiano di 52 anni è stato fermato vicino Budapest dalla polizia ungherese mentre si trovava alla guida di un furgone con 33 siriani a bordo, tra cui due donne. L’uomo era diretto in Germania, secondo quanto annunciato dalla polizia locale sul suo sito internet. L’italiano, al volante di un Ducato, è stato intercettato vicino al lago Balaton dagli agenti della conta di Veszprém ed è stato portato in questura. Dopo l’interrogatorio, l’italiano è stato arrestato con l’accusa di traffico di esseri umani.

Nel frattempo la polizia ungherese ha deciso di aprire un’indagine, la seconda in appena due giorni, sempre nell’ambito del trattamento riservato ai migranti. Un video diffuso online ha mostrato la polizia lanciare cibo a decine di persone ammassate nel campo profughi di Roszke. I migranti rinchiusi nell’hangar sono costretti a disputarsi i sacchetti di panini gettati dagli agenti, che indossano mascherine da sala operatoria. Il filmato è stato pubblicato sul canale YouTube del politico austriaco Alexander Spritzendorfer ed è stato registrato dalla moglie, Michaela Spritzendorfer-Ehrenhauser. La donna lavora per una organizzazione cattolica e ha raccontato che si trovava nel centro per consegnare materiale sanitario.

“Erano circa le 8 di sera e stavano consegnando la cena alla gente. C’era un centinaio di persone che tentava di afferrare questi sacchetti di plastica con salsicce, non sono stati in grado di organizzarsi e di trattarli come esseri umani”, ha raccontato. La polizia ha dichiarato di aver lanciato una “inchiesta di emergenza”, descrivendola come una indagine di verifica dei fatti. Il portavoce del governo, Zoltan Kovacs, ha affermato che il filmato mostri un centro in cui le persone trascorrono poche ore nel “migliore dei casi”, ma possono restare sino a due giorni, in una procedura sanzionata dall’Unione europea.