Una task force dell'Interpol partirà per il Messico

Una task force dell'Interpol potrebbe partire per il Messico già nei prossimi giorni per affiancare gli investigatori messicani e scoprire quale sia stata la sorte dei tre italiani scomparsi dallo scorso 31 gennaio. La notizia è stata diffusa dagli avvocati Claudio Falletti e Luigi Ferrandino, legali della famiglia dei tre napoletani scomparsi, Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino. Sempre nel corso della stessa conferenza stampa, i legali della famiglia Russo hanno annunciato di voler inoltrare richiea per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco. 

La scomparsa

Raffaele ed Antonio Russo, padre e figlio, ed il cugino Vincenzo Cimmino, erano stati fermati dalla polizia a un distributore di benzina e i familiari avevano ricevuto un ultimo messaggio da Russo, che dava notizia dell'incontro con i poliziotti e del fatto che questi avevano ordinato loro di seguirli. La zona è controllata dal cartello Jalisco New Generation, tra le più potenti gang del Messico. Dopo la scomparsa degli italiani, tutti i poliziotti sono stati trasferiti per nuovo addestramento, sebbene i media abbiano affermato che si tratti in realtà di un modo per evitare che siano minacciati o intimiditi dalla gang e possano cambiare le versioni dei fatti. 

Le indagini

Nei giorni scorsi sui media messicani, sono state diffuse alcune foto dove i tre sono ritratti insieme con persone armate, paventando l'ipotesi che potessero essere elementi riconducibili alla criminalità locale. La stessa Procura di Jalisco, che indaga sulla scomparsa degli italiani, ha avviato delle indagini per fare luce su questa vicenda. Intanto, non è chiaro che cosa i tre stessero facendo in Messico. La Bbc ha citato il procuratore di Jalisco, Raúl Sánchez, che ha detto di avere informazioni secondo cui avrebbero venduto generatori e macchinari agricoli di bassa qualità a costi elevati, spacciandoli per costosi prodotti di alta gamma.