Terremoto a Tokyo, la città resiste

L’epicentro del terremoto , che nella notte italiana, alle 12.28 locali ha scosso la capitale del Giappone, è stato localizzato a circa 150 km da Tokio, nella prefettura di Ibaraki, nel nord-est del paese. Non ci sono stati danni, ma il sisma di magnitudo 5,6 della scala Richter ha fatto tremare anche gli edifici di Tokio. Le oscillazioni di palazzi, e non solo di quelli più alti, sono state ben visibili. Fortunatamente i feriti sono solo 5 in tre differenti prefetture coinvolte dal sisma, i danni a strutture ed edifici sono stati catalogati come di lievissima entità, come ha riferito dalla tv pubblica Nhk. La Japan Meteorological Agency stima che l’epicentro sia stato in un’area centrale dell’isola di Honshu, a circa 50 km di profondità.

L’allarme tsunami non è stato emanato. Per circa una decina di minuti la East Japan Railwy ha sopseso il funzionamento dei treni in via preventiva, anche se non si registrati danni gravi. La scossa non ha causato malfunzionamenti neanche nei tre impianti nucleari che si trovano nella zona orientale del paese. Secondo la scala di rilevazione terremoti giapponesi, la scossa di quest’oggi registrata dai sismografi ha avuto un’intensità 5; la scala dei valori va da 0 a 7. Ancora una volta il Giappone si è fatto trovare preparato, soprattutto in termine di infrastrutture, ad un evento improvviso come un terremoto. Un esempio per il resto del mondo.