STRAGE DI FERRAGOSTO, ARRESTATI 8 SCAFISTI: CONTESTATO IL REATO DI OMICIDIO VOLONTARIO

Sono otto gli extracomunitari, tra cui un minorenne, che sono stati arrestati dalla Polizia e dalla Guardia di finanza di Catania perché ritenuti gli scafisti del barcone con 312 migranti e 49 cadaveri soccorso dal pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio volontario plurimo.

I presunti scafisti sono il comandante del barcone e i componenti dell’equipaggio. Secondo quanto accertato questi ultimi si occupavano delle distribuzione dell’acqua, della disposizione dei profughi e, in considerazione dell’elevato numero di persone, del mantenimento dell’ordine a bordo che veniva esercitato con violenza con pugni, calci, bastoni e cinghie nei confronti soprattutto di quei migranti che cercavano di salire dalla stiva in cui erano ammassati e nella quale sono morti probabilmente a causa della mancanza di aria e delle esalazioni dei gas di scarico.

“Le indagini sono iniziate nell’immediatezza, non appena la nave norvegese è giunta in porto. Alcuni dei superstiti hanno indicato chi era il comandante dell’imbarcazione e i membri dell’equipaggio e soprattutto hanno detto chi erano le persone che impedivano a quei poveri disgraziati che erano nella stiva di uscire per respirare'”. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Catania, Michelangelo Patané, dopo l’arresto di 8 scafisti accusati di omicidio volontario per la morte dei 49 immigrati nella stiva del barcone soccorso a ferragosto. Il reato, ha spiegato il procuratore, è stato contestato perché’ “molti hanno tentato di uscire per prendere aria ma sono stati respinti a colpi di cinghia ed altri oggetti e pedate in testa. Di conseguenza hanno cagionato la morte, verosimilmente per asfissia, di 49 persone, stipate nella stiva, dove arrivavano anche i gas di scarico”.