“Stesa” nel napoletano: ferita una donna

Poteva finire in tragedia la disavventura di una donna 52enne (A.D. le iniziali) colpita ieri notte da un proiettile vagante durante una “stesa” nel quartiere napoletano di Forcella. La signora era affacciata al balcone quando uno scooter con a bordo due ragazzi dal volto coperto è entrato a tutta velocità in via Vicaria Vecchia; i due hanno iniziato a sparare colpi in aria a scopo intimidatorio, tipica attività criminale denominata appunto “stesa”.

Uno dei proiettili vaganti ha così colpito la sventurata, ferendola in modo non grave alla gamba destra. Il fatto è accaduto poco dopo le 23,30. La polizia di stato ha ricevuto la segnalazione del raid e si è precipitata sul luogo della “stesa” per ricostruire la dinamica e risalite ai malviventi che hanno ferito la donna. In loco, hanno rinvenuto i quattro bossoli esplosi dall'arma; secondo i rilievi si tratterebbe di una pistola calibro 7,65. La donna è stata immediatamente soccorsa e portata al pronto soccorso del Loreto Mare. Attualmente ricoverata, le sue condizioni non sono gravi: secondo i medici la ferita alla gamba destra guarirà in 21 giorni.

Annalisa Durante

Quattordici anni fa, il 27 marzo 2004 nello stesso quartiere, venne uccisa Annalisa Durante; una ragazzina di 14 anni, vittima innocente della camorra, che stava passeggiando per le strade di Forcella e che venne colpita da un proiettile vagante durante una sparatoria. i killer volevano colpire Salvatore Giuliano, detto 'o russo (il rosso, per via del colore dei suoi capelli), all'epoca del fatto diciannovenne, un nipote dei fratelli Giuliano considerato vicino al boss Ciro Giuliano 'o barone, cugino dei fratelli Giuliano, ucciso poi in un agguato nel 2007. Giuliano, rispondendo al fuoco dei sicari, colpì accidentalmente Annalisa, che morì poco dopo il ricovero in ospedale. Con sentenza definitiva della cassazione, Salvatore venne condannato per l'omicidio della ragazzina a 20 anni di carcere.