Stati Uniti: salgono a 12 le morti per sigaretta elettronica

Si aggrava il bilancio delle vittime legate all'uso delle sigaretta elettronica negli Usa. Sono salite infatti a 12. Il primo decesso, quello di un uomo dell'Illinois, risale a fine luglio anche se è stato comunicato solo ad agosto. Ad aggiornare il macabro pallottoliere dei morti, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Con la situazione che peggiora di settimana in settimana, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe intenzionato a mettere al bando le e-cig. Mentre alcune importanti televisioni americane hanno deciso di non trasmettere più le pubblicità della sigaretta “tecnologica” sui loro canali.

Il problema delle miscele

C'è un'epidemia in corso. Oltre ai morti, ci sono anche i malati. Il numero di persone che avrebbero problemi di salute, soprattutto al sistema respiratorio, sarebbe lievitati fino a sfondare quota 800. L'ipotesi che si fa sulla causa principale di questi decessi è che non siano dovuti all'uso del dispositivo ma alle miscele che vengono “svapate”, dal verbo to vape , cioè inalate con la sigaretta elettronica. Negli Stati Uniti infatti si farebbe molto ricorso a liquidi artigianali o acquistati illegamente e alcuni di questi conterrebbero il tetraidrocannabinolo (Thc), cioè il principio attivo della cannabis. Secondo gli esperti, quando il solvente usato per la miscela viene mandato in ebollizione potrebbero restare delle gocce di un olio derivato da quello che rimane solvente che non evapora, sulla sigaretta e venire inalate con l'uso. Per cercare di correre ai riparti il capo di Stato americano vorrebbe vietare la vendita delle sigarette elettroniche, alle misure da mettere in campo starebbe lavorando la Food and Drug Administration, l'ente governativo che si occupa della regolamentazione di prodotti alimentari e farmaceutici. Intanto grandi reti televisive come Cbs e Warner Media, gruppo che controlla la Cnn, hanno comunicato che non manderanno più onda gli spot delle e-cig.