SICUREZZA AEREA, ORA LA GERMANIA DIVENTA “SOTTO OSSERVAZIONE”

A pochi giorni dal disastro aereo provocato dal copilota suicida, le gravi responsabilità emerse sull’affidargli il compito di stare in cabina di comando hanno provocato le prime reazioni formali. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (Aesa), infatti, ha rilevato in Germania dei casi di non conformità ai “regolamenti europei in materia di sicurezza aerea, in particolare nel campo della supervisione medica”.

Sul mancato rispetto delle direttive europee, la Commissione ha di fatto avviato alla fine del 2014 una procedura nei confronti di Berlino. La vicenda assume importanza alla luce delle prime conclusioni sul disastro dell’A320 Germanwings precipitato in Francia, la cui perdita sarebbe stata provocata intenzionalmente dal copilota Andreas Lubitz, che avrebbe diretto l’apparecchio contro il fianco di una montagna approfittando della temporanea assenza del comandante.

Lubitz aveva sofferto in passato di episodi di grave depressione e per questo motivo avrebbe interrotto per un periodo il suo addestramento; secondo la Lufthansa, proprietaria di Germanwings, il copilota – che il giorno del disastro avrebbe dovuto essere in malattia ma che non ha mai consegnato il relativo certificato alla compagnia – era “in grado al 100% di volare”.

Intanto ieri un nuovo allarme ha interessato un aereo della Germanwings; il velivolo, sulla rotta tra Colonia/Bonn e Venezia, è stato deviato a Stoccarda per una perdita di carburante. Il volo AU 814era decollato da Colonia alle 9 e un’ora dopo è stato costretto alla manovra di emergenza, che si è conclusa con successo senza conseguenze per le persone a bordo.