Sequestro di Milano, chi è Giacomo Oldrati

Emergono i primi particolari sul presunto sequestratore della ragazza di 26 anni, precipitata dal terrazzo del secondo piano di una casa a Milano. Si tratterebbe di Giacomo Oldrati, 40 anni, che per cinque giorni avrebbe segregato la donna. Il suo nome non è nuovo alle cronache, infatti nel 2012 era stato arrestato per una serie di violenze avvenute a Bologna nei confronti di 4 ragazze, tra cui la fidanzata dell'epoca. E' stato poi assolto dalle accuse di violenza e sevizie su due ragazze il 23 gennaio 2018, perché all’epoca dei fatti è stato considerato incapace di intendere e di volere. Gli inquirenti sono entrati negli account utilizzati dall'uomo sui social network. In alcuni post Oldrati, per chi indaga, avrebbe scritto: “Sono un dio alla ricerca di angeli“. E ancora: “Siete mie schiave, dovete pentirvi”. Ma non è finita qui: “Ucciderò una di voi con un coltello e poi al termine dell'agonia la farò resuscitare”. Secondo gli inquirenti, l'uomo si considerava un “guru“, infatti era soprannominato “il guru del corallo”. 

L'origine del soprannome e la ricstruzione della vicenda

Dalle prime indiscrezione sembra che il nomignolo sia stato originato dal fatto che Oldrati avrebbe drogato le sue presunte vittime con cocktail a base di allucinogeni di corallo. Oltre alle passioni per gli acquari tropicali, l'uomo aveva altri deboli per le filosofie orientali, le katana (tipiche spade giapponesi), i tatuaggi (ha due grosse ali disegnate sulla schiena). Dopo essere stato assolto a Bologna, Oldrati era stato affidato a un centro psicosociale di Milano ed è stato disposto un anno di libertà vigilata “previo riesame del profilo della pericolosità sociale” con l'obbligo di attenersi a tutte “le prescrizioni di natura terapeutica contenute nel programma di riabilitazione”. Dopo un periodo di normalità però l'uomo, a detta della sua ragazza, avrebbe riniziato ad essere violento. Inizialmente la donna non ha denunciato gli episodi per paura di aggravare la posizione del fidanzato nei confronti della giustizia. Poi la situazione sarebbe man mano peggiorata. Due giorni fa la 26enne ha avvertito al lavoro che non sarebbe andata ed è stata costretta a entrare nella vasca di acqua gelida riempita dal 40enne. Appena quest'ultimo si è distratto, lei è scappata dalla finestra. Si è calata senza problemi al piano inferiore ma arrivata al primo ha perso la presa ed è rovinata al suolo riportando ferite guaribili in 40 giorni. L'uomo adesso è accusato di sequestro di persona e lesioni personali.